Un vertice di mercato con Zeman. Un altro. Si terrà a Trigoria in settimana, prima che la squadra parta per il ritiro bis, per Irdning, per la seconda tranche di questa intensissima preparazione precampionato. Considerato che la Roma partirà giovedì per l’Austria, tecnico e dirigenti si rimetteranno a sedere attorno a un tavolo tra martedì e mercoledì. Oggetto del confronto, la difesa. «Vogliamo poter competere ad alti livelli in serie A – avvisava qualche giorno fa il dg Baldini – e siamo sicuri di poter rendere la rosa competitiva. Sappiamo che manca ancora qualcosa per essere più forti, ma il mercato finisce il 31 agosto». Quel qualcosa è un difensore centrale. Uno. Non due. Uno, uno solo, perché Zeman si è innamorato di Alessio Romagnoli.
Intanto si continuerà a lavorare sui terzini. Il laterale destro ormai ex San Paolo Ivan Piris sarà ufficializzato domani (come l’attaccante Mattia Destro, peraltro). La Roma ha in pugno anche Vasilis Torosidis, terzino destro dell’Olympiacos che se la cava egregiamente anche a sinistra. Prezzo dell’operazione, circa tre milioni. Domani si dovrebbe invece conoscere il destino di Federico Balzaretti. Il laterale mancino del Palermo sogna il Paris Saint Germain. Lo sogna sia per una mera questione economica, sia perché gli permetterebbe di stare vicino alla moglie Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi. Il difensore è conteso da Napoli e Roma, con la Lazio ormai fuori dai giochi.
LO STADIO C’è una possibilità clamorosa per lo stadio della Roma. Niente Tor di Valle, niente Tor Vergata, niente eventuali soluzioni esterne dal Raccordo. La nuova casa della Roma potrebbe essere costruita nell’area del Gazometro. Dentro la città. A rivelarlo è stata ieri La Repubblica. Stando alla ricostruzione, che peraltro ha trovato solo conferme, a proporre questa soluzione sarebbe stata proprio l’Eni, proprietaria degli spazi. Come riporta il quotidiano, non ci sarebbe bisogno di cambiare la destinazione d’uso dei terreni, e dunque non sarebbe necessario nemmeno aspettare l’esito del disegno di legge sugli stadi di proprietà, perché la loro attuale destinazione è già per impianti sportivi. Cushman & Wakefield non l’aveva inserita nella lista delle potenziali zone semplicemente perché l’Eni aveva avviato una trattativa privata con la Roma. (…)
Il Romanista – Daniele Galli