Il giorno dopo, il monito di Francesco Totti rimbomba ancor più fragoroso a Riscone. «Per vincere servono i giocatori, basta con gli anni di transizione», la sintesi del pensiero del capitano espresso lunedì. Parole finite dritte al cuore di chi il mercato della Roma lo sta facendo e tra mille difficoltà: giocatori che non vogliono partire, giovani che faticano ad accettare squadre di provincia e così via. Walter Sabatini, ds dei giallorossi, nell’attesa di chiudere qualche operazione, si mostra sufficientemente risentito per le perplessità manifestate da Totti. Incassa, fa buon viso e rilancia, con non poca ironia. «Francesco ha parlato per far piacere alla gente, lui è il loro capitano e ne esprime il pensiero». E scherzando ancora, aggiunge, facendo sapere a Totti che «il budget è illimitato». Una balla. Non lo è ma sarà sufficiente per fare calcio, magari a Totti non piacerà. «Quello che Totti chiede è la competitività della squadra e noi la chiediamo a lui. Anche Baldini o altri hanno punti di vista differenti in questa società: siamo un club dialetticamente vivo, non ci sono pensieri omologati. Va bene così: bisogna vedere se poi siamo in grado di fare calcio. Ma avrei preferito se Totti avesse detto: “io guiderò i ragazzi, sarò alla testa di questo grande gruppo, li porterò alla vittoria”. Ovviamente accetto le sue critiche, ma è una sua idea e andiamo avanti. Noi cerchiamo giocatori funzionali al gioco del mister». Avanti più che mai spedito. Subito con la chiusura della questione Tachtsidis, al Genoa andrà Bertolacci (più un conguaglio economico), «che ha deciso di rinnovare il contratto con la Roma», conferma il ds della Roma.
Quanto a Bradley, l’ultimo nodo è Greco, ma anche lui alla fine sta decidendo di accettare la destinazione Verona. Sabatini lo ha praticamente catechizzato. Il problema è un po’ l’ingaggio (700.000 euro, che per il Chievo sono troppi) e un po’ la voglia di restare a Roma a giocarsela con gli altri. Da Trigoria, però, trapela un certo ottimismo: fanno sapere che tutto si sta per bloccare, sia per Greco sia per Bertolacci. Bradley e Tachtsidis saranno a Riscone molto presto, già per essere presentati da Baldini (in arrivo stasera) nei prossimi giorni. «Già hanno perso una settimana preparazione», il rammarico di Sabatini.
Capitolo Borini: la Roma ha parlato con i dirigenti del Liverpool, molto interessati all’attaccante. Il club giallorosso sta trattando, la proposta economica dovrà essere di un certo livello. Si parla di 14 milioni di euro. A quella cifra, Borini farà le valige. Già oggi se ne saprà di più. «Non è solo una questione economica, è anche tattica», dice Sabatini. Tradotto: Borini non convince a pieno Zeman. Quindi se parte non piangerà nessuno, stessa cosa se dove dovesse restare. «Se Fabio partirà prenderemo un altro attaccante, che potrebbe non essere Destro», ancora Sabatini.
Ciò che veramente preoccupa Sabatini sono le cessioni di qualche big e non solo. Perrotta, ad esempio. Lo vuole il Chievo, ma non ha accettato, così come Pizarro, che non ha intenzione di allontanarsi da Roma nonostante le richieste di Pescara e Fiorentina. Per non parlare di Borriello. Juan, invece, potrebbe tornare in Brasile. Sul terzino destro, il ds non ha certezze «Non siamo convinti di Bosingwa: ha già dato già il meglio. Jung è una possibilità, un calciatore al quale pensiamo, a brevissimo prenderemo una decisione». Intanto Sabatini si coccola Castan, che sarà a Roma il 16. «Chi mi ricorda? Nessuno in particolare. Zago? Magari».
Doppia seduta di allenamento anche ieri. Ripetute sui mille la mattina, il migliore è sempre Lamela con 2 minuti e cinquantasei. Nel pomeriggio lavoro tattico, con partitella. Gol strappa applausi di Nico Lopez, paura per Osvaldo che, in uno scontro di gioco con Juan, finisce a terra. Trauma contusivo alla caviglia destra. Leggero, fanno sapere.
Il Messaggero – Alessandro Angeloni