VIDEO – Sabatini: “Ritiro? Ne parleremo con Garcia. Stiamo giocando per un obiettivo imprescindibile e non è questa la maniera per raggiungere la Champions”

++ Calcio: Champions; Roma-Cska Mosca 5-1 ++

Queste le parole di Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, dopo la sconfitta per 2-1 contro il Milan:

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SABATINI A SKY

Ipotesi ritiro?
C’è l’ipotesi di parlare con il mister stanotte, per dare un contributo alla squadra che ha bisogno di essere rinfrancata e gli va ricordato che stiamo giocando per un obiettivo imprescindibile e non è questa la maniera.

Conferma che l’ipotesi resta?
Dobbiamo parlare con l’allenatore.

Riflessioni sul temperamento della squadra va fatta: alcuni giocatori spariscono…
Pjanic è sceso in campo in condizioni precarie, come gli altri però non può essere tirato fuori dalle responsabilità quando giochi contro una squadra come il Milan e per l’obiettivo che dobbiamo comunque, in ogni caso, raggiungere a prescindere da questa sconfitta.

Il prestito di Destro vi potrebbe costare 50 milioni…
Dal punto di vista calcistico penso sempre a tutto e in anticipo. Avevo pregato qualcuno di segnare due gol, il calcio da questo punto di vista è incredibile. Era una cosa facilmente prevedibile.

La vecchia Roma è rimasta un’idea: dovete cancellare i ricordi?
Potrebbe essere un handicap nella testa dei calciatori. Vi ricordo che i primi mi di questa stagione sono stati fantastici, consequenziali rispetto all’anno scorso, ribadendo un certo tipo di fare calcio. Poi siamo scivolati giù, un pochino ripresi e ora la prestazione di questa sera è veramente inquietante devo dire.

SABATINI A MEDIASET

Roma che ha dormito per un’ora…
Siamo tornati indietro, in maniera del tutto inaspettata. La squadra aveva dato segnali di ripresa, questa sera non è successo nel primo tempo. Meglio nel secondo, ma dovevamo farlo dall’inizio. Una sconfitta gravissima che ci complica il cammino. Tutti a partire dai calciatori dobbiamo dare di più per l’obiettivo Champions.

Verranno presi dei provvedimenti…
Si tratta di prendere decisioni, che dovranno aiutare a far meglio. Non li definirei provvedimenti.

Ritiro?
E’ un ipotesi, dobbiamo parlare con il mister e lo faremo questa notte. Ci può servire per capire che non ci sono vie di fuga. Non esiste che non arriviamo al secondo posto. Ci siamo complicati la vita, ma ora le dobbiamo vincere tutte.

Come si spiegano questi cali?
Non ce li spieghiamo completamente, sono situazione impreviste. La squadra è entrata per vincere, ma le risposte sono state mediocri. Ora sono tre partite e tutte da vincere.

Fa male il gol di Destro?
Fa male certo, ma se doveva segnare qualcuno meglio che sia stato lui. E’ ancora un giocatore della Roma finchè il Milan non eserciterà il riscatto.

Primi 20 minuti brillanti poi piano piano siete calati…
Queste prime schermaglie sono state a nostro vantaggio. Il Milan ha trovato le giuste contromisure, mentre doveva esserci euforia tecnica per aver sfondato subito la difesa. Abbiamo pagato un conto salatissimo.

Totti in campo e la Roma migliora…
Totti è il nostro campione e quando entra tutti speriamo che faccia quello che sappia fare. Queste sono scelte di Garcia, ma quando è a disposizione è un privilegio per noi.

Garcia molto arrabbiato e lei contrariato, sconfitta che pesa?
Ci aspettavamo di più, ma anche i calciatori si aspettavano di più da loro stessi. Era una partita fondamentale per il nostro cammino. Giocare a San Siro deve esaltare i giocatori, ma è successo solo parzialmente e nel finale di stagione.

SABATINI ALLA RAI

Una brutta Roma…
Un primo tempo modesto. Una delusione enorme per tutti, anche per i calciatori che avranno tempo per riflettere.

Cosa cambia in chiave secondo posto?
E’ un passo falso molto grave che ci condanna a vincere tutte le partite che rimangono, ma per farlo serve un’altra testa. Nelle ultime partite avevamo fatto bene, dobbiamo tornare su quella mentalità.

Nainggolan andrà via?
No, è un ipotesi. Sono tre le possibilità. La percentuale di partenza per lui è molto bassa. La nostra idea è quella di tenerlo.

SABATINI A ROMA TV

Ora diventa fondamentale restare uniti per un obiettivo comune, ma oggi la squadra ha avuto un’involuzione…
Nessuno se l’aspettava, credo neppure i calciatori, che pure potevano invertire la tendenza dentro il campo. E’ una cosa molto strana perché avevamo anche iniziato discretamente: questo avrebbe dovuto darci aufeoria, invece ha prodotto l’effetto contrario, a parte le contromisure che ha preso il Milan. Ma è stato un episodio grave su cui dobbiamo riflettere tutti. Ci fidiamo della nostra squadra e dei nostri calciatori: adesso devono raccogliere le idee ed essere consapevoli che non possiamo commettere più passi falsi contro tre grandi avversari, quindi è una situazione di assoluta emergenza, da vivere con intelligenza.

La Roma all’improvviso, dopo i primi minuti, si è abbassata: si è riuscito a spiegare il motivo?
No, non siamo così presuntuosi. In campo c’erano un paio di giocatori che non stavano benissimo, tant’è che Gervinho è affievolito a poco a poco e ha dovuto chiedere il cambio, Pjanic era in una situazione precaria, quindi si sono affacciati questi problemi contingenti, che però una squadra di calcio deve sapere affrontare, perché parliamo di giocatori importanti. Non deve essere minimamente una giustificazione, perché questa partita non la dovevamo mai e poi mai perdere.

Molte agenzie parlano di un eventuale ritiro: è vero?
Non so chi possa averla evocata questa possibilità. Stanotte parleremo con il Mister: io non credo che si vincano le partite con il ritiro, ma forse può aiutarci ad andare incontro a queste gare non dico con un’altra responsabilità, ma con altre convinzioni. Dobbiamo credere che sia un dovere quello che andiamo a fare, non un’opzione. Abbiamo il dovere di vincere le partite che rimangono, quindi di ritiro non si è ancora parlato, ma valuteremo insieme al Mister e poi vedremo.

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