E ora che si fa? E’ la domanda che i dirigenti della Roma si stanno ponendo da quando hanno capito che l’infortunio di Burdisso avrebbe indebolito la squadra. “Stiamo valutando se intervenire” ha detto ieri Walter Sabatini, confermando l’orientamento emerso da Fenucci e Baldini nei giorni scorsi. Possibilista e non sicuro. Però la finestra di mercato di gennaio non è lontanissima e Burdisso non è un difensore qualsiasi. “E’ un giocatore fondamentale, ci mancherà – ammette Sabatini -. Nicolas non è semplice da sostituire. Ma dobbiamo capire se è il caso di rinforzare quel reparto”. Perché come numero, la Roma è già a posto con quattro centrali.
SAVIC – Se potesse scegliere, Sabatini andrebbe dritto su Stefan Savic del Manchester City. Per Mancini, che lo stima tantissimo ma non lo considera ancora un titolare, potrebbe essere conveniente lasciarlo partire per sei mesi in prestito. E anche per la Roma l’operazione sarebbe poco costosa e intrigante, perché Savic è uno dei giovani difensori (classe 1991) più bravi d’Europa. Se ne parlerà, magari in queste ore visto che il Manchester City sarà a Napoli per la Champions League. Le alternative: in Italia Bonera, Gastaldello e Ogbonna; all’estero Vertonghen, Dedè e Uvini. Nomi diversi tra loro, sia per talento che per costo, ma che nelle stanze di Trigoria rimbombano.
DUBBI – La verita però è che prima di aggiungere la Roma vuole togliere giocatori. Rimanendo ai difensori, con Cicinho ormai fuori squadra e in cerca di estimatori, la situazione più incerta riguarda Juan. Ieri, nonostante un livello fisico accettabile e nonostante l’infortunio di Burdisso, non è stato convocato. Significa che Luis Enrique non lo considera indispensabile e nemmeno importante. Almeno adesso, così com’è: “E’ un grande giocatore ma a causa degli infortuni non è riuscito ancora a dimostrare le sue qualità”. La spiegazione diplomatica dell’allenatore va letta in un altro senso: a lui piacciono giocatori con “fame e voglia in tutti gli allenamenti”. E Juan ha altre caratteristiche: è un difensore di classe ed esperienza ma non un esempio di aggressività. Quindi a gennaio, se si presentasse un acquirente gradito, Juan andrebbe via. Ha uno stipendio troppo pesante per essere ammortizzato in due presenze (e un totale di 150 minuti).
GLI ALTRI – Non è invece coinvolto nei discorsi di mercato Pizarro. Semplicemente perché lui ha già deciso di chiudere la carriera europea a Roma. Fino al 2013, salvo improvvisi cambiamenti di umore, non discuterà il contratto. Poi tornerà nella sua Valparaiso. Pizarro è fermo dalla partita con il Milan per una distorsione al ginocchio che nessuno durante il gioco aveva notato. Sta lavorando per essere disponibile dalla partita di Udine, venerdì, ma è più probabile che torni tra i convocati per la trasferta del 4 dicembre a Firenze. Questa settimana, intanto, potrebbe essere importante per i rinnovi contrattuali: non solo De Rossi, che tiene da mesi la Roma sulle spine, ma anche Greco, un altro giocatore che va in scadenza a giugno.
Corriere dello Sport – Roberto Maida