Walter Sabatini, ds della Roma è intervenuto ai microfoni di Rete Sport, dove ha parlato della sua posizione nel progetto Roma, degli acquisti del prossimo mercato estivo, del “caso Borriello” e dei giovani che, in prospettiva futura, trovano molto meno spazio ripetto agli altri campionati esteri.
Ecco gli interventi principali: “Le operazioni di mercato?E’ ingeneroso dire chi sostituirei. L’intergrazione dell’organico è evidente, abbiamo bisogno di due-tre calciatori di livello. Poi ci saranno altri ragazzi, sulla scia di quanto fatto quest’anno. Non rimarremo fuori dal percorso che abbiamo intrapreso, speriamo di essere fortunati.Si parla di una rinuncia da parte della Juve a Borriello. E’ un opzione libera, non c’è nessun obbligo. Queste considerazioni vengono fatte però su una scia emotiva che non credo sia definitiva. Borriello è un giocatore forte, se fa due o tre prestazioni buone..Tutti siamo in una situazione interlocutoria, così come non abbiamo ancora deciso per Marquinho o Kjaer“.
Prosegue con una riflessione sul mercato di gennaio: “Avevo detto che arrivava un difensore a gennaio. Ho fatto un grande errore e messo in difficoltà l’allenatore. I giocatori di grande livello in questo ruolo sono difficili da trovare e le squadre non se ne privano. Non vi preoccupate, siamo molto attivi”.
“Intanto l’abisso lo facciamo noi dirigenti, con le nostre paure e qualche idea sbagliata. Bisogna avere coraggio e mandare avanti i giocatori meritevoli. – Sabatini risponde ad Alberto De Rossi che aveva parlato di un abisso tra primavera e prima squadra- Il discorso è più ampio, riguarda la ristrutturazione dei campionati e la mobilità dei giocatori. Non siamo intellettualmente esuberanti per agevolare la crescita dei ragazzi. C’è anche la drammatizzazione del risultato, e io sono il primo a farlo, ma in altri campionati c’è un coraggio diverso. Anche in campionati prestigiosi giocano i ventenni, senza che questi vengano additati come responsabili delle sconfitte“.
A chi si domanda a che punto sia il nuovo contratto: “In certi momenti non serve fare dei distinguo, bisogna mettersi allo scoperto e combattere. Il fatto di restare alla Roma? Facevo riferimento ad altre cose ma ho dato la mia disponibilità, la Roma deciderà se proseguire il rapporto con me. Sarò il ds della Roma fin quando la Roma lo vorrà”.
“Qual è il mio calcio ideale? E’ una domanda complessa. Mi piace il calcio che fa la Roma, che non è esclusivo, un calcio normale fatto di considerazioni un po’ diverse. Ci siamo affidati a un allenatore che privilegia la costruzione di un progetto. Oggi, a distanza di qualche mese, so che abbiamo fatto bene. E lo vogliamo fare attraverso l’acquisizione di un certo tipo di calciatori, innalzare la soglia del talento e della spettacolarità”.
“Isla? Ho notizie su Burdisso. Sono giocatori infortunati e auguro ad entrambi di tornare sui campi di calcio. Se lo faranno insieme? Non lo so. Burdisso sta bruciando le tappe, forse riusciremo anche a dargli una maglia entro la fine del campionato, sarebbe importante averlo a disposizione prima di luglio. Un augurio che estendo anche a Isla, da qualsiasi parte vada a giocare”.
Elogi, infine per il lavoro della Primavera, in vista della sfida di questa sera contro la Juventus: “Sarà una partita epocale e bellissima, sono contento per i ragazzi e per chi ha lavorato tanti anni nel settore giovanile come Bruno Conti. Ma è una vittoria particolare per Alberto De Rossi, lo considero una colonna portante, è come un padre di famiglia per i nostri “.