La Repubblica (E.Marrese) – Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, è stato intervistato dal quotidiano ed ha parlato anche della situazione legata a Francesco Totti. Queste le sue parole:
Che senso ha giocare senza pubblico?
Zero. È subbuteo. Calcioballilla. Una tristezza infinita. Ho sempre lavorato per la gioia della gente, quando ho provocato dolore o mortificazione sono stato male. Senza il godimento del pubblico, è solo una perversione. Ovviamente, si deve».
E senza soldi che mercato è?
Depresso. Si fanno solo scambi per le plusvalenze. Qualche grande operazione ci sarà, Milik, Dzeko o Suarez, ma la fascia intermedia non esiste. Due colpi straordinari li ho visti: McKennie alla Juventus e Miranchuk all’Atalanta.
Le avrà fatto piacere però che l’abbia richiamata la Roma…
Non l’ha fatto, ma mi ha fatto piacere la reazione dei romanisti a quell’ipotesi.
Totti a Repubblica ha detto: aspetto Friedkin per un caffè. Una Roma senza di lui è possibile?
Dipende da quanta voglia di lavorare ha Totti.
Argomento scivoloso…
Una palude. Come comparsa Totti non ha senso. O ha un incarico importante e ci si mette con lena oppure meglio che continui a fare quel che fa.
È della stessa linea di Franco Baldini: troppi romani nella Roma…
No perché le linee di Baldini non sono mai state propriamente euclidee.
È più difficile azzeccare un allenatore o un giocatore?
Un allenatore. Sono stato fortunato: Garcia lo presi a moscacieca, dal Lille. Mi pigliavano tutti in giro: ha fatto 85 punti e il record di vittorie.