Corriere dello Sport (L. Scalia) – Due profili diversi, due storie simili per alcuni versi. Rui Patricio e Spinazzola sono i giocatori della Roma in scadenza di contratto. Già, sono entrati nell’ultimo anno degli accordi che quindi evapori ranno il prossimo 30 giugno, a meno di nuove firme. Non hanno abbandonato la nave a differenza di Matic, passato al Rennes per una questione di progetto a lunga scadenza (e di soldi). I due hanno scelto di giocarsi le chance di conferma sotto la guida di Mourinho, anche lui in scadenza come Tiago Pinto.
Per Rui Patricio e Spinazzola, dunque, sta per iniziare una stagione importare per confermarsi in giallorosso ma anche per prendersi la ribalta con l’Europeo: Rui Patricio sta nel giro della nazionale del Portogallo, idem per Spinazzola che sembra destinato a entrare nelle convocazioni azzurre a prescindere se la scelta della federazione ricadrà su Spalletti o meno.
Rui Patricio è il portiere titolare della Roma. Lì tra i pali non esiste concorrenza con le gerarchie delineate da tempo: Svilar fa il vice, mentre Boer va considerato il terzo. Per l’estremo difensore scatterà la terza stagione con la maglia della Roma: la prima l’ha chiusa con 60 gol incassati complessivamente, la seconda con 46. Molti di meno, insomma. La missione neanche troppo velata è abbassare ancora questa quota.
Rui Patricio non è più un ragazzino, ma 35 anni per un portiere possono rappresentare in linea generale una seconda giovinezza. Vedi le carriere di Buffon e tanti altri numeri uno che hanno continuato a giocare nonostante il passare delle primavere. II portoghese è un intoccabile. Gode della fiducia del connazionale Mourinho e in più si può considerare un uomo di Nuno Santos, preparatore dei portieri e strettissimo collaboratore dello Special One. Per la cronaca: pure Nuno Santos è in scadenza di contratto.
L’Arabia Saudita è stata una tentazione estiva. L’Al-Ahli ha corteggiato Spinazzola prima di confezionare il colpo Ibañez. Alla fine niente contratto faraonico. L’esterno ha scelto di continuare la sua carriera a Roma, una città nella quale si è integrato benissimo. Si sente in forma, sta bene, è carico: il grave infortunio al tendine d’Achille è acqua passata. Nel momento della scelta Gedda o Roma si è confrontato con Mourinho che gli ha detto che sarebbe stato preso in considerazione se fosse rimasto. A pochi giorni dalla sfida contro la Salernitana sta vivendo un testa a testa con Zalewski.
Spinazzola vuole conquistarsi il rinnovo sul campo, tra dribbling e assist. Finora il suo nuovo contratto non è stato negoziato da Tiago Pinto. Anche perché è fuori budget per la situazione attuale del club (11,7 milioni di costo annuo, compresi gli ammortamenti). Ma la Roma è una sua priorità. Altri mesi insieme e poi si tireranno le somme. Da una parte e dall’altra.