Corriere dello Sport (G. Marota) – Ci vorrebbe il silicone sigillante per questa porta dalla quale passano pericolosi spifferi d’aria. La Roma sembrava averla blindata dopo anni di affannosa ricerca della stabilità che fu tipica di Szczesny prima e di Alisson poi.
E invece eccoci di nuovo al punto di partenza: dubbi tanti, sicurezze poche. Mettiamola così: i pali giallorossi sono difesi da un vecchio eroe prossimo alle 35 primavere, un mito per il suo popolo quasi come lo è Cristian Ronaldo, con il quale ha condiviso un altro destino beffardo. Anche Rui Patricio è finito in panchina senza troppi convenevoli nel Mondiale in Qatar.
Tali “spifferi” potevano rappresentare una ghiotta occasione per Svilar, diventando il titolare della Roma mentre il compagno provava i comodi sedili riscaldamenti nelle arene di Doha e dintorni. Se non fosse che in Giappone, anziché esaltarsi, il 23enne ha compiuto un vero harakiri.
Negli occhi dei tifosi ci sono in particolare quei due errori contro lo Yokohama in un tempo (palla sotto le gambe e autogol) che ora rischiano di pesare come macigni sulla sua reputazione. Rui se la passa decisamente meglio, vista l’eredità del 2021-22, ma questi primi tre mesi non sono certamente stati alla sua altezza. In Portogallo si sussurra che Rui Patricio stia convivendo già da qualche tempo con un fastidio alla schiena e anche per questa ragione sarebbe attentissimo a svolgere gli allenamenti personalizzati.
Appare inevitabile per Tiago Pinto iniziare a guardarsi intorno e sondare il mercato per la prossima stagione. Si prospetta un’estate fortemente incentrata sulla ricerca di un numero uno non troppo in là con l’età, ma abbastanza esperto per reggere da subito l’impatto con una piazza calda come Roma. Tra i profili che piacciono c’è sempre Musso dell’Atalanta e Vicario dell‘Empoli che la prossima estate rischia di essere molto conteso.