La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Per ora il problema non c’è. O, almeno, non è così evidente come potrebbe essere invece tra qualche mese. Già, perché tra i tanti ruoli da sistemare per la Roma del futuro c’è anche quello del portiere. Rui Patricio sembra avviato verso la sua parabola discendente, lui che in Portogallo è una specie di totem. Svilar anche in Giappone ha dimostrato di non essere all’altezza.
Allora che cosa fare? C’è da guardarsi intorno, inevitabilmente, già da ora, per andare a caccia di un futuro numero uno. Il contratto di Rui è in scadenza nel 2024. A giugno bisognerà farci su un’importante riflessione, per capire se andare avanti ancora con lui o meno. Anche se poi, appunto, molto dipenderà da cosa deciderà di fare Mourinho, che di Rui è un grande estimatore.
Svilar, invece, ogni volta che ha giocato è stato una via di mezzo tra il deludente e il disastroso. Comprese le ultime partite in Giappone, dove contro lo Yokohama ha preso due gol quasi comici.
Gli occhi di Pinto iniziano a guardarsi intorno. In Italia sono due le piste maggiormente seguite, quelle che portano a Vicario dell’Empoli e Carnesecchi della Cremonese. Due portieri giovani, che possono rappresentare anche il futuro. Su Vicario c’è da un po’ anche la Juventus, Carnesecchi è invece dell’Atalanta, a cui è legato fino al 2026. Entrambi costano una decina di milioni, forse 12.