Corriere della Sera (G.Piacentini) – C’è un problema numero 1 della Capitale. Alla Lazio la coppia composta da Provedel (brutto l’errore in occasione del gol di Retegui domenica sera all’Olimpico) e dal nuovo arrivato Sepe non è certo da sogno, mentre in casa romanista sul banco degli imputati del tribunale social e radiofonico c’è finito Rui Patricio: per molti serve più un portiere che un centravanti. Un’interpretazione forse eccessiva, ma che rende bene l’idea di quanto sia calata la fiducia nel portoghese, già dallo scorso anno in cui ha alternato buone prestazioni ad alcuni passaggi a vuoto.
L’inizio è stato da brividi, con quattro gol presi nelle prime due giornate di campionato: la Roma aveva fatto peggio solo nella stagione 2009/10. Con Spalletti in panchina i gol subiti furono sei e il tecnico si dimise lasciando il posto a Claudio Ranieri, che poi sfiorò una rimonta clamorosa proprio contro l’Inter di Mou. Lo Special One ha piena fiducia in Rui Patricio, che ha voluto con forza alla Roma e che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, proprio come il suo allenatore, ma nelle ultime ore ha provato a sondare con la proprietà, ora impegnata in forze nella trattativa per Romelu Lukaku, se ci fosse la possibilità di avere un altro portiere da affiancargli che fosse più affidabile di Svilar, attuale secondo, 360 minuti in tutto nella scorsa stagione.
Il nome individuato è quello di Hugo Loris, che la scorsa settimana sembrava ad un passo dalla Lazio e che Mou ha già allenato al Tottenham. Età (37 anni da compiere) e ingaggio non hanno però convinto i Friedkin. Risolta la questione Lukaku, Pinto avrà poche ore a disposizione se vorrà trovare una soluzione.