La Gazzetta dello Sport (Pasotto) – Rilanciare può anche andar bene, esagerare no. Grossomodo è questo il concetto con cui il Milan sta affrontando il caso Romagnoli. Ogni estate ha la sua telenovela di mercato, quest’anno il candidato protagonista è lui, il 20enne difensore della Roma che occupa il primo posto sulla lista della spesa rossonera. Il Milan quest’anno ha abbandonato l’austerità delle estate precedenti, ma questo non significa che si possa viaggiare sempre a botte di trenta milioni. Così ieri Galliani ha chiarito pubblicamente il concetto: «La nostra offerta per Romagnoli è immodificabile», ha detto all’Ansa. Tradotto: l’ultima proposta di 25 milioni non si alzerà ulteriormente.
SIRENE L’a.d. rossonero è intervenuto con forza sull’argomento perché nelle ultime ore si erano rincorse voci su un altro rilancio da via Aldo Rossi. In realtà il Milan aveva già aumentato la cifra nei giorni scorsi, passando da 18 milioni più 2 di bonus a 25. Segno più che tangibile del grande interesse per il ragazzo. Ma i rilanci sembrerebbero terminati, e che la decisione fosse questa è stato chiaro fin da martedì sera, quando Mihajlovic ha affrontato l’argomento con una metafora tanto brillante quanto indicativa: «Anche a me piacciono le fragole, ma non devono costare come le ostriche. Romagnoli è un giovane di grande prospettiva, ma 25 milioni sono tanti». Figuriamoci 30, ovvero ciò che chiede la Roma. «Il giocatore è interessante – ha aggiunto Galliani –, e se possiamo accontentiamo il nostro allenatore. Ma mi è piaciuta la sua battuta su fragole e ostriche: 25 milioni non valgono un’ostrica triplo zero ma sono parecchi». Conclude l’a.d.: «La nostra offerta non cambia. Se la Roma la accetta, bene. Altrimenti faremo altre valutazioni». Qui si entra evidentemente nel campo delle ipotesi e dei piani-B. Ad esempio è spuntato il nome di Savic, centrale della Fiorentina, ma le alternative non scaldano più di tanto: «Vediamo, in quel ruolo numericamente siamo a posto con Alex, Mexes, Paletta, Zapata e Ely. Cinque centrali è il numero ideale», ha spiegato l’a.d. del Milan, che non ha intenzione di accettare aste. Dagli ambienti giallorossi, infatti, filtra con una certa insistenza che oltre al Milan ci siano altri club di primo piano interessati a Romagnoli. Così come si dice ci siano sirene turche per Ibra. In realtà, se lo svedese cambierà davvero maglia, sarà per tornare a Milano, città in cui lui e famiglia si trovano benissimo. Al momento non si registrano particolari novità su Zlatan, ma il passato insegna al Milan che vale la pena aspettare.
ECCO ADRIANO Intanto oggi pomeriggio, con un volo proveniente da San Paolo in arrivo a Malpensa alle 14.50, è atteso Luiz Adriano. Il brasiliano è rimasto in Brasile più del previsto per sbrigare le pratiche burocratiche relative al visto occorrente per la tournée in Cina. L’attaccante, che in questi giorni ha comunque seguito un programma di lavoro personalizzato, si aggregherà ai compagni in ritiro e non dovrebbe essere convocato per l’amichevole di Lione in programma domani sera.