La Gazzetta dello Sport (L. Bianchin) – Vite perpendicolari di Daniele, il biondo col curriculum da bravo ragazzo, e Alessio, il moro con la faccia da duro. Rugani e Romagnoli, la doppia R dell’Italia Under 21, sono parecchio diversi: ognuno va per conto suo ma da martedì lavorano assieme ad Appiano Gentile, per il ritiro della Nazionale di Di Biagio. Rugani viene da una stagione con 38 presenze e zero gialli: è l’unico giocatore di A ad aver giocato tutti i minuti della stagione e allora, sapendo che non è mai stato ammonito, tutti gli chiedono se non sia troppo buono. Romagnoli non ha quel problema: ha preso 9 gialli e soprattutto, pur essendo ipertecnico, ha una fisicità che si avverte. Insieme, sono la cosa più simile a Cannavaro&Nesta vista negli ultimi anni. Guardate le presenze: nella stagione dei vent’anni, quella appena finita, tutti hanno giocato oltre 20 partite in Serie A. Titolari, Rugani a Empoli, Romagnoli alla Samp, Cannavaro a Napoli, Nesta alla Lazio.
C’È BIANCHETTI Il paragone è pesante, infatti Rugani frena: «Mi fa piacere sentirlo, ma forse è esagerato». Di sicuro R&R al momento non sono nemmeno la coppia titolare in Under: nel playoff contro la Slovacchia, andata e ritorno, hanno giocato Rugani e Bianchetti. Matteo ha finito la stagione in B, allo Spezia, ma in Under è il capitano e non si discute: anche in Germania, nell’amichevole di marzo, è stato tra i migliori.
SARRI&SINISA Le vite di Rugani e Romagnoli improvvisamente si sono incrociate. Ieri. Il loro allenatore, ad esempio, ha cambiato squadra. Daniele: «Lo so, Sarri ha lasciato Empoli. Un po’ mi spiace, ci ha dato tanto». Alessio: «Mihajlovic al Milan, vero? Spero firmi, è bravissimo. Lealtà e fiducia sono le sue caratteristiche migliori». Entrambi però già sapevano che da agosto avrebbero avuto la formazione da un’altra voce. Daniele: «La Juve? Mi sento pronto a giocarmi le mie carte. Se poi mi manderanno altrove, magari alla Samp, andrebbe comunque bene: un’altra esperienza mi farebbe migliorare». Alessio: «Torno alla Roma, poi vediamo. Alla Samp sono cresciuto, più che in Under. Ho giocato dall’inizio solo in Irlanda del Nord, perché mancava Bianchetti. Se sono pronto per una grande? Io sono della Roma, è già una grande». Se chiedi chi è stato l’avversario più forte incontrato in stagione, altro incrocio. Romagnoli fa 4 nomi, Rugani solo uno, ma è comune: Tevez.