Rugani in arrivo, ma a caro prezzo. Petrachi sacrifica il miglior giovane

L’accelerazione per Rugani riapre un canale con la Juventus mai chiuso. Non più tardi di 50 giorni fa, quando i due club avevano bisogno di un’operazione che regalasse plusvalenze, nel giro di poche ore Petrachi e Paratici avevano imbastito lo scambio Spinazzola-Pellegrini, ipervalutando i due calciatori e sistemando così i rispettivi bilanci. Ora lo scenario si ripete. Da un lato Rugani, dall’altro il capitano della Primavera Riccardi, anche se in ballo ci sono altri due giovani: Bouah e Celar (ora in prestito al Cittadella). È dunque in dirittura d’arrivo la negoziazione per Rugani: prestito con obbligo di riscatto a 25 milioni. La domanda è però lecita: perché il ds salentino per arrivare al difensore deve sacrificare uno, se non due, gioielli di famiglia? La risposta, oltre alle difficoltà a liberarsi degli esuberi, è nel problema atavico che attanaglia la Roma, un club che costa più di quello che produce. E in previsione di una stagione dove mancheranno gli introiti della Champions, a Trigoria hanno iniziato a progettare le dismissioni in anticipo, visto che entro giugno 2020 dovranno produrre almeno 160 milioni di plusvalenze. Con l’arrivo del ds, è cambiato l’approccio alla Primavera: Luca PellegriniCangianoGrecoBucri e ora Riccardi più Celar ne sono la dimostrazione. Lo scrive Il Messaggero.

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