Ruediger: «La mia Sierra Leone»

Il Messaggero – È stato amore a prima vista quello fra Ruediger e la Sierra Leone: il difensore ha passato cinque giorni nel periodo di Natale nella terra natia della mamma Lilly. Bambini impazziti per la presenza del campione tedesco lo hanno circondato per chiedere selfie e autografi, improvvisando partite di calcio su campi sterrati. Antonio è stato disponibile con tutti, ha visitato un Paese in cui, secondo un rapporto della Fao, 3,5milioni di persone soffrono la fame, con fortissime carenze medico-sanitarie e reduce da una guerra civile devastante: «È stata un’esperienza emozionante e sono felice di essere andato lì per passare il Natale con la mia famiglia», le parole dell’ex Stoccarda. È la prima volta che Ruediger ha toccato con mano i problemi della Sierra Leone: «Prima la conoscevo solo attraverso i racconti di mia madre, ho visitato molti luoghi. Adesso sono concentrato sul calcio, però,mi piacerebbe in futuro fare di più per essere maggiormente coinvolto».

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