Garcia promuove Sabatini e boccia gli stadi italiani. Il mercato l’ha soddisfatto, è partito chi cercava maggiore spazio e sono arrivati tre nuovi innesti per la prima squadra e tanti giovani per il futuro: «Per me non è normale che ci sia il mercato a gennaio, ma questo è il regolamento. Sono contento che sia finito. Toloi è un giocatore giovane, ma ha esperienza: è vero che è il terzo dietro Castan e Benatia, come Burdisso che è voluto andare via, per me è una soluzione in più. Un allenatore che vede arrivare nuovi giocatori spera sempre che vada meglio. Con Nainggolan è successo: sembra sia con noi dall’inizio. Bastos migliora giorno dopo giorno e sarà convocato. Per il futuro della Roma Walter ha lavorato benissimo: la qualità di una società è nel giocare d’anticipo con i giovani. Tin ha solo 18 anni, mentre Romagnoli è pronto a giocare, l’ho tenuto per l’infortunio di Dodò, perché può giocare centrale, ma anche a sinistra».
Romagnoli ha solo 10 mesi in più e sembra aver superato Jedvaj nelle gerarchie di Garcia, che non bada al costoso cartellino del croato. Nelle prossime due settimane ci saranno cinque partite da affrontare e servirà una maggiore gestione delle risorse, anche se il francese preferisce pensare a una gara alla volta: «Nessun calcolo, l’obiettivo è vincere sempre, in Coppa e in campionato. A me importa della partita di domani: sarà difficile prendere tre punti, il Parma non perde da molto e all’andata abbiamo visto che hanno delle qualità. Ma hanno dei punti deboli. Noi andiamo avanti, siamo motivati. La differenza tra la Francia e qui è che i cartellini sono separati tra Coppa e campionato. Per me uno che è squalificato come Nainggolan è qualificato per la prossima partita. Se uno è diffidato, c’è un altro pronto. Non è il caso di pensare alla diffida, penso più a vedere quanti giorni ci sono tra le partite. Dobbiamo gestire bene la terza gara, ma bisogna prima giocarcela».
Garcia avrà un occhio di riguardo per Totti: «Ѐ quasi come gli altri. Dico quasi perché ha 37 anni, è difficile giocare 90 minuti tre volte in una settimana: è questione di buon senso, dopo l’infortunio sta bene e la squadra va bene. Può iniziarle tutte e tre, ma non può giocarle tutte fino alla fine. Dobbiamo valutare, preservarlo se serve, con buon senso e occhi aperti». Anche Pjanic e Strootman andranno gestiti, visto che non sono al meglio: «Hanno fatto l’allenamento oggi, è una buona notizia». La cattiva è che dovranno giocare su un campo non proprio perfetto, dopo l’alluvione che ha colpito la capitale: «Ѐ vero che d’inverno i campi stanno meno bene, ma io penso più allo stadio che al campo: gli stadi sono incredibili, a volte, ma non è un mio problema. Abbiamo il vantaggio che il campo è duro, a Roma: a volte troppo, ma con tante partite all’Olimpico, anche con la palla non rotonda. Domani avremo un campo di qualità, abbiamo visto tutti le condizioni meteorologiche». Non guarda invece la classifica, che vede i giallorossi alla stessa distanza (6 punti) da Juventus e Napoli: «Bisogna solo vincere, senza pensare a chi c’è sopra o chi c’è sotto: ci penso solo quando vinciamo, lì vediamo se abbiamo preso punti». I bianconeri hanno un attaccante in più, che Garcia conosce bene: «Osvaldo è un giocatore di qualità, lo sappiamo. Era con noi all’inizio, ora è tornato: sono le cose strane del mercato. Lo scontro diretto è lontano, c’è tempo per parlarne. Può essere un problema per la Juventus? Chiedete a Conte».
iltempo.it (E. Menghi)