Corriere della Sera – Garcia non si tocca. Calo di motivazione nei giocatori

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Piove sul bagnato. La Roma, eliminata dalla Fiorentina in Coppa Italia, incapace di vincere in casa dal 30 novembre, avrebbe bisogno di rinforzi. Doumbia, invece, è in finale di Coppa d’Africa conGervinho e Ibarbo, appena arrivato da Cagliari, si è già infortunato. In una surreale presentazione il colombiano (2,5 milioni per il prestito, diritto di riscatto a 12,5) ha rivelato un infortunio al polpaccio durante il primo allenamento. Una possibile ricaduta, che verrà valutata oggi: si teme un mese di stop. Il medico del Cagliari, Marco Scorcu, ha tagliato corto: «Era infortunato, con noi non riusciva a fare nemmeno un allenamento differenziato». Ibarbo avrebbe dovuto sottoporsi oggi anche a una visita al ginocchio (tendine rotuleo) a Barcellona, che è stata spostata alla prossima settimana. Allegria. Dopo è salito in cattedra il d.s. Walter Sabatini, che ci ha messo la faccia. Tanti i temi, possibili le polemiche: 1) la difesa di Garcia: «È l’allenatore che serve alla Roma. Vuole restare anche se ha ricevuto proposte irrinunciabili (dal PSG; ndr). Onorerà il suo contratto perché vuole vincere uno scudetto con la Roma»; 2) la stoccata ai giocatori: «Prima c’era un’idea di mutuo soccorso in campo, mai e poi mai Robben avrebbe potuto fare quel gol perché la Roma l’avrebbe raddoppiato. L’ho colto come un segnale di cambiamento in alcune motivazioni dei giocatori. Non c’è dolo, ma si perde la voglia di stare attaccati ad un risultato, cosa che questa squadra per un anno e mezzo ha fatto; 3) il neorealismo degli obiettivi: «Pallotta vuole vincere lo scudetto, se non lo farà quest’anno sarà il prossimo. La realtà dice che ci dobbiamo guardare dal Napoli per il secondo posto, con la vitale qualificazione diretta alla Champions. Vincere per difendere la posizione ci può aiutare ad inseguire la Juve. I tifosi vogliono Cavani? Tra cartellino e stipendio costerebbe tanto quanto il ricavo annuale di questa società. In futuro la situazione cambierà»; 4) sulla preparazione atletica da 19 infortuni muscolari: «Rongoni ha la nostra fiducia. Si sta confrontando con l’allenatore su qualche variazione da proporre in allenamento»; 5) la negazione delproblema dei terzini: «Ci fidiamo di Maicon e Torosidis. Maicon ha qualche sofferenza, ma una soglia del dolore molto alta»; 6) l’addio a Destro: «L’abbiamo sacrificato per una serie di valutazioni: dobbiamo confidare nell’impegno di un progetto che un calciatore deve sottoscrivere. È al Milan in prestito. Se non tornerà, avremo fondi da investire; se tornerà, saremo contenti. L’abbiamo sostituito con Doumbia, che ha una media di 0,90 gol a partita». Ma che è in Guinea, mentre a Cagliari le punte disponibili saranno solo Totti e Ljajic

Corriere della Sera – L. Valdiserri

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