Rudi Garcia torna a parlare della Roma. L’allenatore francese ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport per parlare del ritorno di Mourinho in Serie A, dei Friedkin, di Lorenzo Pellegrini e molto altro. Queste le sue parole:
Come vede la prossima Serie A col ritorno di Allegri, Sarri, Spalletti e Mourinho?
E’ una fortuna per l’Italia, che ha tanti grandi tecnici. Ma i posti in Champions sono solo quattro, e le milanesi sono tornate: qualcuno soffrirà.
Viste le aspettative, teme che per Mourinho e Allegri possa essere una sorta di effetto boomerang nel ritorno?
Sì, è possibile. Ad Allegri, per esempio, chiederanno di vincere subito lo scudetto, così per Mourinho tornare dopo che hai fatto il massimo, centrando il Triplete, è una sfida difficile. Ci vuole coraggio.
Crede che la Serie A stia risalendo?
Penso di sì, il campionato è stato equilibrato, ma il vero termometro per la salute di un movimento è dato anche dalla Champions. Li occorrerà fare di più.
Fonseca in Italia ha faticato: pensa che per uno straniero sia più difficile? E Mourinho potrebbe accusare le differenze dal 2010?
Le differenze rispetto a 11 anni fa solo lui può conoscerle. Per quanto riguarda gli stranieri, io non ho mai avuto troppi problemi. Solo una cosa mi ha colpito in negativo: le condizioni della maggior parte dei vostri stadi. Per crescere occorrono impianti nuovi come quelli della Juve.
Pensa sempre che Roma sia uno dei posti più difficili al mondo da allenare?
Roma non è certo un lungo fiume tranquillo, ma sono orgoglioso di averla guidata. Non ho rimpianti. Avendo quella Juve davanti, mi dispiace solo di non aver vinto almeno una Coppa Italia.
Che ne pensa dei Friedkin?
Mi piace perché sono discreti e invece di parlare fanno i fatti.
Adesso qual è il giocatore giallorosso più famoso all’estero?
Non me lo chieda, io ho un debole per Pellegrini. Per me è un giocatore fantastico.
Tornerebbe alla Roma?
E me lo chiede? Certo che tornerei.