La Gazzetta dello Sport (D. Stoppini) – Twittò Radja Nainggolan tra un cocktail e l’altro da Ibiza: «Spero che l’anno prossimo si possa fare meglio di questo, magari con una coppa… #dajeRoma grazie a tutti». Il segnale della conferma, anche se l’ufficialità continua a slittare. In ogni caso, la metà del cartellino del belga sarà valutata meno del reale valore (intorno ai 17 milioni), mentre sarà gonfiato il rinnovo del prestito di Ibarbo, un po’ come successe nel 2012 per l’acquisto di Destro. Alla Roma la mossa serve per abbassare l’impatto sul bilancio del riscatto del Ninja, dribbling utile specie in caso di futura cessione, scenario che non si può escludere.
BERTOLACCI UFFIAICLE – Per lo stesso motivo diventa più complicato pensare a un futuro lontano da Roma per Andrea Bertolacci, il cui riscatto è stato ufficializzato ieri: 8,5 milioni al Genoa.Servirà dunque un’offerta vera, intorno ai 15 milioni — dal Milan o dall’Atletico Madrid — per veder partire il centrocampista. Scambio di documenti, nel pomeriggio di ieri, tra Trigoria e Abu Dhabi: la cessione di Gervinho è realtà, 13 milioni di euro finiscono nelle casse della Roma, presto l’annuncio.
DA MONTOYA A ADRIANO – E presto potrebbe arrivare anche il sì di Sergio Romero, svincolato dalla Samp, che Sabatini ha in pugno. C’è un accordo con il portiere, la Roma deve solo decidere se affondare il colpo oppure se proseguire la ricerca di un sicuro titolare per la prossima stagione. La scelta di Romero, invece, andrebbe in una direzione opposta: concorrenza aperta con De Sanctis e soluzione tampone aspettando tempi (e casse) migliori. Intanto è stato rifiutato Mirante. Capitolo terzini: Adriano e Montoya sono nomi in uscita da Barcellona, ma sempre di moda a Trigoria.