Pagine Romaniste (R. Gentili) – Valanga all’Olimpico. La Roma spazza via il modesto Zorya Luhansk con il risultato di 4-0 e centra la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della Conference League. I giallorossi sono pericolosi sin dalle prime battute, collezionando già due palle gol nei primi due minuti.
La rete che sblocca il risultato arriva al quarto d’ora con Perez. Altri 15’ ed ecco il vantaggio siglato da Zaniolo, al ritorno al gol. L’ultima rete era arriva sempre in Conference, contro il Trabzonspor. La prima frazione potrebbe chiudersi sul 3-0, se non fosse per il secondo errore consecutivo di Veretout dal dischetto a fine primo tempo. Il terzo sigillo viene messo da Abraham in avvio di ripresa (46’). Al 75’ l’inglese chiude a chiave il risultato con una rovesciata.
L’attaccante inglese riassapora il gol europeo, mandando però giù gli amari bocconi per i due gol facili facili non realizzati. Zaniolo incontenibile. Le due panchine contro Venezia e Genoa hanno accesso un fuoco dentro, portandolo ad essere il migliore in campo. Subito dopo c’è Perez, ugualmente esuberante e sempre vivo. Lo stesso vale per El Shaarawy e Mkhitaryan, protagonisti a tutto campo. Mai in difficoltà né la difesa – importante il ritorno di Smalling – né Rui Patricio.
LE PAGELLE
Rui Patricio 6,5 – Non batte ciglio sui due tiri, insidiosi ma non impossibili.
Mancini 6,5 – Capitano di serata, presidia con dovizia le zolle di competenza. Nervoso per il giallo sventolato a Karsdorp, arriva anche sulla sua testa.
Smalling 6,5 – Torna titolare dopo oltre un mese – ultima partita dall’inizio con l’Empoli ad inizio ottobre – e guida la difesa in una gara che la vede impegnata di tanto in tanto. Fa partire l’azione del vantaggio, la sua presenza fa comunque la differenza. È sempre presente al posto e momento giusto, non sbaglia mai la posizione. (Dal 70’ Ibanez 6 – Messo dentro col risultato in cassaforte, aiuta a proteggerlo).
Kumbulla 6 – Timido per la parte iniziale del primo tempo, acquisisce sicurezza nel corso del match. Indovina il tempo delle uscite, talvolta macchiate da qualche frettolosa scelta di passaggio.
Karsdorp 6,5 – Percorre un illuminante per Abraham al decimo, dopodiché rimane piuttosto guardingo, nonostante sia sempre ben posizionato. Riscrive la stessa trama all’inizio della ripresa: Zaniolo la gestisce con vigorosa maestria e Abraham conclude. Sciocco il giallo rimediato a fine partita.
Veretout 6 – Condivide con Smalling l’onere dell’impostazione dal basso. Micidiale l’unica vera discesa. Attiva il turbo, attira come una calamita la difesa ucraina, aprendo la strada per l’assist che vale il ritorno al gol di Zaniolo. Ritorna però anche il fantasma del rigore: sbaglia il possibile 3-0, secondo errore dopo quello con la Juventus. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Mkhitaryan 7 – Folgorato dalla prestazione di Genova, attua tanto lavoro prezioso in entrambe le fasi, sempre con grande eleganza ed intelligenza. Un suo tiro sporcato si trasforma per l’assist del poker. (Dal 79′ Missori SV – Un altro ragazzo fatto esordire, direbbe Mou).
El Shaarawy 7 – Continuo e dominante sia avanti che dietro, cortese il colpo d’esterno per il vantaggio di Perez. (Dal 69′ Zalewski 6 – Quando iniziano a girare voci di pretendenti, Mourinho lo fa entrare per fargli capire la fiducia che riserva in lui).
Zaniolo 8 – Mourinho si aspettava una partita per la squadra. Lo prende alla lettera. L’inizio è straripante: recupera palloni su palloni, manda in porta prima Mkhitaryan e poi Abraham. Sono le prove per l’azione del vantaggio, orchestrato anche da lui. La gioia del gol è però troppo invitante e la cerca affannosamente: arriva alla mezz’ora, con un tiro che butta dentro la rete rabbia ed ingiuste critiche. Di potenza e tecnica l’assist per il tris di Tammy. (Dal 69′ Shomurodov 6 – Voglia ed impegno, come piace a Mou).
Abraham 7 – Il gol mangiato dal limite dell’area piccola su invito di Zaniolo grida ancora vendetta. Rimedia con il movimento da centroboa che dà il via al vantaggio. Cala il tris, ci mette un po’ – un altro gol mancato sempre gaiamente – per calare il poker, per cui riserva una deliziosa rovesciata. (Dal 76′ Mayoral 6 – Una bella giocata di eleganza e movimento).
Perez 7 – La partenza dal 1’ potrebbe aver destato un po’ di stupore, subito messo a tacere da una prestazione eccelsa. Firma il vantaggio, imprevedibili i movimenti per la modesta retroguardia ucraina, costretta anche al rigore.
Mourinho 7 – Lo Zorya non sarà la squadra che più spaventa, ma dati i precedenti nulla è scontato. La qualificazione alla fase ad eliminazione diretta arriva con un’incantevole gara. Perfetti tutti i reparti. Fatica un po’ Abraham a concretizzare, ma poco importa.