La Roma ci prova e il Pescara rilancia. La società abruzzese ha deciso di rispondere alla strategia giallorossa con una controproposta da presentare a Zdenek Zeman. L’artefice assoluto del miracolo biancazzurro, della promozione in A, di un entusiasmo collettivo che è rinato in città dopo stagioni molto difficili con l’incubo di scivolare in Seconda Divisione appena tre estati fa. La risalita del calcio pescarese, il cambio di denominazione, l’ingresso di nuovi imprenditori ha trovato il culmine nella stagione appena conclusa marchiata dalla guida inconfondibile del boemo e dal ritorno in A. Ed è per questo motivo che il Pescara vuole provare in extremis a trattenere Zeman.
LA STRATEGIA. Il tecnico, nella stagione appena conclusa, ha percepito uno stipendio netto di 300mila euro. I risultati eccezionali del campo, una sinergia assoluta ritrovata con la città e con i tifosi, hanno convinto la dirigenza a compiere un ulteriore sforzo per trattenerlo. (…) . L’offerta che sarà presentata a Zeman non arriva a pareggiare quella che può sostenere la Roma, ma è senza dubbio allettante: un milione netto a stagione, più un premio di pari valore in caso di accesso in Champions League.
LO SCENARIO. Il Pescara conosce la passione di Zeman per Roma. Il ds del Pescara, Delli Carri, ha ribadito che molti club lo hanno contattato, ricevendo solo rifiuti. Se il boemo dovesse lasciare l’Abruzzo sarà dunque solo per tornare in giallorosso. Però la società biancazzurra spera di poter fare ancora breccia nel suo cuore (in caso contrario per l’eventuale sostituzione c’è Delio Rossi). Zeman ha lavorato in un ambiente ideale, nessuna ingerenza da parte della dirigenza e piena autonomia nelle scelte. Condizioni non certo irripetibili, ma sicuramente rare.
LE PAROLE. « Sì, mi sono incontrato con il direttore della Roma, Baldini, e sono venuto a dirlo al presidente Sebastiani. Dove? Non lo dico. Quando? Stamattina. Cosa abbiamo deciso? Dobbiamo rivederci. Se penso che la Roma abbia contattato anche altri allenatori? Credo di sì, mi sembra una cosa normale che fanno tutte le società ». (…) «Con Baldini abbiamo parlato e dobbiamo incontrarci di nuovo, ma non so quando perché io non impongo termini a nessuno », chiude il tecnico. In ufficio resta Sebastiani: «Se dovesse andare via mi dispiacerà. Sia chiaro che qui non è un problema economico o di programmi, siamo d’accordo su tutto da sei mesi. Però noi sapevamo che se fosse arrivata un a proposta importante, cioè da una squadra che fa la Champions o dalla Roma, lui avrebbe tentennato. Per lui la Roma è una tentazione forte, Non so se per spirito di rivincita, ma se fosse è normale, si vive anche di quello. Anche se va via per me Zeman resta sempre il numero uno».
Corriere dello Sport – Michele Marchetti