Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Il calcio si è retto per anni su plusvalenze, acquisti con pagamento dilazionato e prestiti. Cose da dimenticare. L’emergenza Coronavirus ha stravolto il mondo del pallone e lo farà ancora di più nel prossimo futuro. Bisognerà inventarsi un modo nuovo di gestire i club. Come arriva la Roma a questa svolta? I giallorossi sono messi meglio di altre concorrenti, anche se non mancano elementi di criticità. Il parco giocatori conta su un gruppo di giovani di grande futuro: Zaniolo, Lorenzo Pellegrini, Diawara, Kluivert, Under e, se torneranno dai prestiti, anche Schick e Karsdorp. Nel prossimo calciomercato sarà quasi impossibile vendere e comprare, perché ai club mancherà liquidità. La Roma si ritroverà allora in mano un gruppo di atleti giovani ma più esperti del passato, con stipendi sostenibili e appeal per i grandi club. Il problema del club di Trigoria sta nei prestiti: difficile il riscatto di Smalling alle cifre richieste dal Manchester United e si fa sempre più complicata anche la permanenza di Mkhitaryan, che probabilmente tornerà all’Arsenal. L’unico che può restare è Zappacosta, che non rientra nei programmi del Chelsea di Lampard.