Leggo (F. Balzani) – Ha tolto la foto profilo con la maglia Psg e chiuso bene la valigia. Gini Wijnaldum è pronto al gate e la Roma è pronta ad accoglierlo dopo la sbornia all’Eur per Dybala. A smuovere la trattativa ci ha pensato ancora una volta Dan Friedkin. Il presidente ha preso le chiavi dell’aereo (si fa per dire) e ha cambiato i piani di volo: niente Napoli (per una vacanza a Capri) ma Parigi dove ci sono da risolvere gli ultimi dettagli su un colpo che porterebbe la Roma a livelli da Champions.
Wijnaldum ha detto sì da tempo a Mourinho riducendosi anche parte dello stipendio e rifiutando l’Everton. E il Psg (che ha provato invano a inserire pure Icardi) ieri ha accettato la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto a circa 10 milioni che può diventare obbligo dopo un tot di presenze. Restano i dettagli appunto, quelli relativi alla ripartizione al primo anno dello stipendio da poco più di 7 milioni mentre per i successivi entrerebbe in ballo il Decreto Crescita.
La Roma spinge per il 50%, il Psg vorrebbe di meno. La coda di una trattativa che vivrà oggi – a meno di clamorose sorprese – la fumata bianca e che potrebbe vedere Wijnaldum sbarcare in Italia per le visite mediche per poi attendere la squadra al ritorno dall’amichevole di Haifa con il Tottenham.
Non solo Wijnaldum però. Perché in queste ore si è stretto il giro anche intorno a Bailly. Il difensore ivoriano ha ottenuto l’ok dall’United per una partenza in prestito con diritto di riscatto. Anche in questo caso va decisa la ripartizione sullo stipendio da oltre 4 milioni.