Buona la prima… e anche la seconda. La partita con l’Hellas Verona ha confermato l’ottima prestazione di domenica scorsa fuori casa contro il Livorno. La formazione di Rudi Garcia, dopo un buon primo tempo, macchiato soltanto dal poco cinismo sotto porta, è dilagata nel secondo, con tre splendidi gol. Il merito va alla qualità dei singoli certo, ma anche ad una compattezza di gruppo che mancava da tempo. Il 3 a 0 non rende troppa giustizia alla squadra di Mandorlini, che per buona parte di gara è comunque riuscita nell’intento di arginare i giallorossi. La Roma non vinceva due partite consecutive all’inizio del campionato da sei anni, e lo fa senza subire reti, dato fondamentale viste le annate precedenti. Inoltre la compagine di impronta francese sembra avere una caratteristica particolare: segna quasi sempre nel secondo tempo e si replica subito dopo. All’ Armando Picchi sblocca Daniele De Rossi al 64’ e raddoppia Florenzi al 66’, ieri è stato invece un tiro – cross di Maicon al 56’ deviato in rete da Cacciatore, seguito due minuti dopo da una magia di Miralem Pjanic, che chiude la partita. Poco più tardi arriva la ciliegina sulla torta: la botta di potenza del neo acquisto Liajic, che fa letteralmente impazzire l’olimpico, nonostante l’assenza della curva sud, dodicesimo giocatore, di cui si è comunque sentita la mancanza. Delle 5 realizzazioni messe a punto fino ad oggi nessuna porta la stessa firma, testimonianza della duttilità della squadra. Da segnalare sono anche le bandiere della Roma, un Totti che già è il leader degli assist, con ben 12 suggerimenti in porta e un De Rossi che sembra essere ritornato quello di sempre…
I giallorossi arrivano alla sosta con il bottino pieno, affiancati da Napoli, Inter, Juventus e Fiorentina.
È presto per parlare di svolta, di scelte azzeccate di mercato e di sicurezza ritrovata, anche perché i numeri in questione riguardano le sfide contro due neopromosse, una delle quali però veniva dalla vittoria per 2-1 contro il Milan di Allegri.
Umberto Ruggeri
