Roma-Verona 2-2, le pagelle: gioventù al potere, Volpato e Bove salvano i giallorossi. Oliveira perso

Pagine Romaniste (R. Gentili) – Una Roma vuota viene salvata – ancora nel finale – dalla forza dei giovani. La squadra di Mourinho è senz’anima da subito. A fine primo tempo Barak e Tameze portano il Verona al doppio vantaggio. La rosa è dimezzata ed è ringalluzzita da giovani. Gli stessi che permettono alla Roma di recuperare. Volpato scaraventa in rete un grande sinistro, Bove punisce Montipò sul primo palo acciuffando il pareggio.

Nella ripresa Mourinho scuote i giallorossi con le parole, ma soprattutto con i cambi. Dentro prima Veretout e Zalewski, poi Volpato e Bove. Quattro cambi che danno linfa alla Roma. Dagli sviluppi di un angolo battuto dal centrocampista francese – preferito ad Oliveira, nuovamente insufficiente – la palla arriva sul piede di Volpato: l’italo-austrliano, ancora in campo all’Olimpico davanti agli occhi di Totti, con lui ieri anche De Rossi, non esita a scaraventare in porta il sinistro del 2-1.

La partita si apre, soprattutto con le discese a sinistra di Zalewski che danno aria. Dalla bandierina dello stesso lato, Veretout lascia partire di nuovo uno spiovente capitalizzato. Bove riceve a destra, aspetta il momento giusto prima di colpire il non irresistibile Montipò sul palo corto, regalando così il pareggio alla Roma.

I giovani salvano dunque la Roma. Non tutti però. Felix entra nella lista dei cattivi odierni. Confuso sull’uno-due del vantaggio, sciupa occasioni su occasioni. Le scelte in fase offensiva sono sempre sbagliate. Le stesse che fanno MaitlandNiles e Karsdorp. L’olandese, però, recupera. Altra partita negativa e largamente insufficiente di Oliveira. Si copre di responsabilità sui due gol, sbaglia tanto anche da centrocampo in su ed esce a fine primo tempo. Abraham abbandonato a sé riesce a far poco, lapalissiana la condizione non al 100% di Pellegrini, che comunque fa il suo.

LE PAGELLE

Rui Patricio 5 – Respinge il tiro-cross di Faraoni, rapido a rialzarsi, non abbastanza per arrivare sul tiro di Barak. Centrale il tap-in di Tameze: la girata gli passa tra le braccia alzate.

Karsdorp 4,5 – Autolesionista la scelta di Mourinho di lasciarlo più dietro. Errori su entrambi i gol. Sul vantaggio: guarda, insieme a Maitland-Niles ed anche Cristante, Caprari staccarsi dalla mischia per tagliare in direzione di Faraoni. Sul raddoppio: rincula a campo aperto, si ferma e riparte in avanti venendo imbucato, ancora una volta come il compagno di reparto inglese, da Ilic. Arriva in area avversaria una sola volta. Al 34’ intercetta un passaggio per Caprari, la conduce fino in area: anziché virare in porta, si allarga ulteriormente e mette un cross troppo corto e lento. Si rinvigorisce, come al solito, nel finale: il cross teso finisce sul fondo, la palla in profondità per Abraham dopo una discesa inaspettata anche.

Smalling 5 – Inizia anticipando immediatamente tutte le offensive, poi inizia a perdersi anche lui. Lascia scoperto il fianco destro – come con il Sassuolo – dal quale fa passare il cross di Caprari.

Kumbulla 5 – Come Smalling, inizialmente è presente. La partita si fa dura verso il quarto d’ora con un paio di lanci al vuoto e perdita della posizione. E si fa durissima sul raddoppio: sale per contrastare Simeone, che riesce comunque a toccare per il contropiede vincente. Tornato in area, è indeciso cosa fare sulla girata di Tameze: si butta a terra nella speranza di intercettare il tiro. Che si insacca.

Vina 5 –  Non si trova con i compagni e non li trova le rarissime volte che serve cross, sempre non precisissimi. Barak, sul secondo gol, lo passa senza nemmeno accorgersi della sua presenza. Subisce un sombrero prima di rimanere negli spogliatoi.(Dal 46’ Zalewski 6,5 – Le folate sulla sinistra infiammano l’Olimpico. E la squadra, che così si porta sempre più in avanti e strappa il pareggio).

Maitland-Niles 4 – Preposto a spingere, lo fa bene una sola volta, dietro fa i buchi. Letteralmente. Non più di tanto sul primo gol – Caprari passa davanti a lui e probabilmente era di sua competenza la marcatura su Barak – ma decisamente sul secondo: nella terra di nessuno, Caprari, ancora lui, entra in casa. Prima di uscire non si sovrappone in un’azione che avrebbe potuto fruttare qualcosa: Cristante, arrivato sulla fascia destra, indica la via dell’area, libera, più volte, ma l’inglese rimane fermo nella propria confusione. (Dal 79’ Bove 7 – Un intercetto prezioso prima di firmare il raddoppio. Intelligente tatticamente, qualità nota, temporeggia egregiamente prima di infilare Montipò sul primo palo).

Cristante 5,5 – Va a coprire la porta sul vantaggio, contribuendo a lasciare solo il centro dell’area. Messo in mezzo nell’avvio del raddoppio, non si arrende. Intrappolato dal pressing veronese, ne esce con fatica ma ordine. Ed aggressività – dure entrate sin dall’inizio – , anche inaspettata.

Oliveira 4 – Sempre più giù. Segue il passaggio di Caprari per Faraoni, va a stringere sul primo palo lasciando così incustodito lo spazio centrale di cui Barak usufruisce come meglio non può. Lento, e non è una novità, nel tornare in difesa sul raddoppio: Tameze ringrazia. Sbaglia tocchi semplicissimi ed esce. (Dal 46’ Veretout 6 – Escluso dall’undici titolare, viene messo in campo nuovamente nella ripresa. Gestisce male una ripartenza dopo aver illuso colpendo l’esterno della rete: l’idea di allargare immediatamente a sinistra è giustissima, non viene accompagnata dalla giusta precisione. Rimedia coi cross da angolo che porta i gol).

Pellegrini 5 – Rimane il più vivo, soprattutto in difficoltà. Prova a chiudere l’assist di Faraoni in scivolata, ma la palla passa comunque. Non passano tutte le idee che ha: tanti i passaggi sbagliati, ammonito per un altro tackle a fine primo tempo. Sbilanciato in area, non c’è niente per Pairetto. Giustamente.

Felix 4,5 – Stolido col pallone tra i piedi: sbaglia praticamente ogni giocata. Ci aggiunge l’errore sul vantaggio: in barriera, esce tardi e si perde Faraoni. (Dal 62’ Volpato 7 – Squalificato o meno, Mourinho lo chiama subito. Lo Special One lo mette in campo, ancora una volta sotto gli occhi di Totti, questa volta anche quelli di De Rossi. Il primo pallone che gli arriva lo scaraventa in rete con un bel sinistro. La voglia di strafare, poi, lo porta a commettere imprecisioni. Di certo non decisive. Senza dubbio è il migliore).

Abraham 5 – Se ne sta in avanti attendendo palloni giocabili. Ne arriva qualcuno, non sfruttato per un motivo o l’altro. Prima della marcatura timida di Kumbulla, il raddoppio parte da un suo passaggio orizzontale alla tanto per.

Mourinho 5,5 – Salvato dall’emergenza. Con 9 indisponibilità, è costretto a “svuotare la Primavera”. E se non tutti i mali vengono per nuocere: Volpato e Bove sistemano le cose, evitando una caduta fragorosa. Nel primo tempo, però, la Roma è stata senz’anima, apparsa in balia del furioso Verona e di sé. Sgolatosi per mezz’ora, entra quasi in campo per impartire direttive a Rui Patricio sui rilanci, poi quasi si arrende. Nello spogliatoio, però, scuote la Roma. La squadra è viva, cattiva e si rilancia. Lancia anche lui qualcosa: il pallone dopo un fischio nel “momentum” giallorosso. Verrà quindi espulso, tra le polemiche in campo – gesto del telefono – e dopo, visto che non si presenta all’intervista post partita.

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