La fame giallorossa è la solita: viene fuori all’inizio e verso la fine della partita con il Varese, in mezzo a qualche sofferenza anche e soprattutto per una certa stanchezza acuita dal caldo. Il poker della Roma fa sembrare lontanissima la finale scudetto dell’anno scorso, pure per il fatto che tra i lombardi sono rimasti di quel gruppo solo due giocatori. Alberto De Rossi prende tutto quel che viene, intanto perchè Ciciretti, fino a quel momento attivissimo, rimedia un colpo in faccia e viene sostituito restando un pò stordito con la vista annebbiata («Si è ripreso subito e sta bene», dice l’allenatore). Poi un occhio ai nazionali. «Diamo tanti giocatori ed è un onore – spiega De Rossi – però dovremo riorganizzarci perchè ci condiziona».
AVVIO SPARATO – La Roma parte forte e impiega poco per dettare legge. Matteo Ricci, sostituto del capitano Viviani impegnato con l’Under 21, tira fuori il destro da una venticinquina di metri destinato all’incrocio. Applausi. Passa poco e un’incursione dalla sinistra di Piscitella trova pronto Ciciretti a toccare con il destro in piena area per il raddoppio. Altri applausi. Turlan (26′), Bassi Borzani (30′) e Zamble (40′) fanno scattare l’allarme con Pigliacelli reattivo.
NICO LOPEZ IN CATTEDRA – Tallo in avvio di ripresa prende il palo interno con un diagonale, e Zamble per tutta risposta coglie la traversa con una rovesciata. Il finale è tutto per Nico Lopez, l’uruguaiano che con un diagonale preciso sullo spunto di Tallo infila la porta (per lui 17 gol in 13 gare) e propizia il poker di Frediani da due passi. Martedì, semifinale da non perdere contro la Lazio di Alberto Bollini (Gubbio, ore 21).
Corriere dello Sport – M. Bonucci