Il MessaggeroLukaku e Mourinho, due ex eroi nerazzurri a San Siro. Il primo, contestatissimo, accusato di tradimento; il secondo, ancora amato e mai dimenticato, non sarà neppure in panchina, per un gesto quasi goliardico, giudicato intollerabile dal quarto uomo contro il Monza.

La Roma, naturalmente, non è solo in questi due personaggi, ma certamente la loro storia personale attira più di altri l’attenzione. E invece, proprio secondo la filosofia di Mou, sta nel gioco di tutta la squadra l’unica vera possibilità dei giallorossi contro la corazzata di Inzaghi.  Ma è a centrocampo che si deciderà la gara e, in questo caso, facciamo tutti il tifo perché Bove mantenga quello che ha fatto vedere ultimamente. Anche lui, come Frattesi, rischiava di essere venduto, ma Mou protegge i “bambini” di talento e quando lo defini “cane malato” aveva ben chiara la sua qualità.

Perché Edoardo ha l’aspetto di un piccolo Lord, ma in campo si getta su qualsiasi avversario e pallone, come quei cani che sembrano fuori di testa ma mettono paura agli avversari. Oggi può essere la partita della svolta, poi torneranno quelli che aspettiamo.