Leggo (F. Balzani) – Passare da Afena a Afenomeno a Roma è un attimo così come commettere una gaffe di quelle pessime. Quello fuggente e vincente l’ha colto Felix domenica sera quando è diventato il terzo giocatore più giovane di sempre (18 anni e 305 giorni) a segnare una doppietta in serie A.
Due reti che hanno salvato la Roma e inorgoglito un continente intero. “Mi arrivano richieste di interviste da tutta l’Africa“, esclama il suo agente. Lì dove c’è ancora mamma Juliet alla quale Afena ha dedicato i gol. “Sei il mio eroe, sono fiera di te“, il tweet della donna che a breve raggiungerà il figlio a Roma. Da ieri, infatti, tutto è cambiato.
La Roma ha spiegato che è un modo scherzoso che usano sempre nello spogliatoio. E in serata lo stesso Felix ha spiegato: “Sto leggendo molti commenti per quel video. Sono sicuro che non c’è alcun intento razzista in quella frase. Qui mi sento in famiglia, vedono davvero che mangio molte banane”.
Lezione di umiltà dal ragazzo portato nella capitale dall’osservatore Lo Schiavo e Morgan De Sanctis. Molto religioso, serio con un passato nell’atletica e la volontà ferrea della mamma di farlo studiare nonostante le doti da calciatore.
Un ragazzo d’oro, un ragazzo Special. A proposito di mamme ieri quella di Zaniolo ha elogiato il figlio per l’abbraccio a Felix: “Tu sei questo, la meraviglia del tuo sorriso“. Che nemmeno la nuova esclusione ha cancellato dal volto di Nicolò pronto a riprendersi una maglia da titolare giovedì. Magari facendo anche la differenza come Mkhitaryan, e ovviamente Felix.