Gazzetta dello Sport – Una Roma a forza 9: coop del gol. Manca Totti

E pensare che in questa storia — certamente bella come ogni avventura collettiva — resta ancora da scrivere il capitolo più importante, anche se il più scontato. Nella Roma che riscopre la cooperativa del gol come negli anni più brillanti dell’era spallettiana, paradossalmente manca all’appello il giocatore più prestigioso, quello che si identifica col simbolo giallorosso: Francesco Totti.

Dietro il Milan Eppure, nonostante questo, la squadra di Luis Enrique ha mandato a segno in campionato finora 9 giocatori in 11 partite. Insomma, solo il Milan — con 11 giocatori in rete — ha fatto meglio dei giallorossi, che è affiancata dall’Inter. Nella scia, seguono a quota 8 Juve, Genoa, Palermo, Parma, Novara e Catania; a 7 Siena Cagliari, Lecce, Napoli, Lazio Chievo e Bologna; a 5 l’Udinese e infine a 4 Cesena, Fiorentina e Atalanta. Tra l’altro, quella rossonera è la squadra che ha segnato di più: 23 reti, contro le 15 della Roma. Un gap importante, che non basta certo l’unico acuto europeo di Perrotta — a proposito, è lui il 10° moschettiere — a tentare di colmare.

Rincorsa Totti Inutile dire che tanti aspettano come alla lista si iscriva — oltre Borriello di cui ieri Sabatini non ha escluso la partenza anche capitan Totti. Se il numero dieci venerdì a Udine non riuscirà ad andare in gol, infatti, batterà il suo prima di astinenza in campionato d’inizio stagione, fermo per ora a 12 e ottenuto si fa per dire nella scorsa annata. Fermo restando i match saltati per infortunio, dal 1994 Totti è sempre andato in rete entro le prime 4 giornate tranne che in 4 occasioni: 1995-96 11a, 2006-07 7a, 2008-09 8a e appunto 2010-11 12a. Come dire, proprio nello stadio in cui esordì in Nazionale, il capitano ha voglia di risveglio, anche perché ieri il professor Gemignani, responsabile medico, ha specificato a Roma Channel: «Siamo contenti dei tempi di guarigione rispettati. D’ora in poi darà il solito contributo alla squadra».

Rosi&Perrotta
Problemi invece ne ha Rosi, per una doppia contusione rimediata a una caviglia domenica scorsa: inutile dire che è a rischio per la trasferta di Udine. Può invece essere soddisfatto Perrotta, che ha già raggiunto la quota di minuti tale 25 minuti per almeno la metà dei match stagionali che si possono giocare: massimo 45, il che gli consente il rinnovo automatico del contratto anche nella prossima stagione. Auguri.
Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini

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