Il Tempo (L. Pes) – Su la testa anche in coppa. Questa sera all’Olimpico (fischio d’inizio ore 18.45, diretta Sky) la Roma ospita il Braga per la sesta giornata della prima fase dell’Europa League. Un percorso fino a qui deludente anche in Europa obbliga i giallorossi a una reazione, soprattutto per dare seguito a quanto visto sabato in campionato contro il Lecce. “Io credo che ogni partita debba farci riflettere e farci dare il massimo di quello che vogliamo. Solo così si crea uno spirito di gruppo positivo. Noi dobbiamo far bene, Europa League, Coppa Italia, campionato. Dare il massimo in ogni partita, questo è il nostro obiettivo. E poi vedremo cosa faremo in questa stagione”. Così Ranieri ha presentato la gara contro i portoghesi dove i dubbi più grandi sono sulla gestione della formazione in vista della gara ravvicinata di campionato contro il Como.
Dal possibile riposo di Hummels e Dybala alla chance di rivedere Soulé, il tecnico gioca sulla difensiva: “Soulé è il futuro. Un po’ il cambio di squadra ha pesato su di lui, ma è un ragazzo sul quale conto molto, la Roma ci conta molto, lo vedo vivo, cercheremo di tirargli fuori il meglio. Su Dybala? Come sapete la sera, prima di ogni partita, tiro le conclusioni sugli allenamenti svolti e sulla partita precedente. Con alcuni giocatori dovrò parlare bene per capire. E importante la coppa, la gara che andiamo ad affrontare contro il Braga, ma è importante anche il Como per cui vedrò quello che dovrò fare”. Non solo dubbi ma anche proiezioni sul futuro, soprattutto di capitan Pellegrini che resta incerto. “Ci ho parlato sotto l’aspetto privato, ma del suo aspetto contrattuale non ci ho parlato e non so cosa vuole fare in futuro. È un ragazzo che merita, l’ho visto più sereno durante gli allenamenti, questa è la cosa più importante. Si sta allenando bene, inizia a prendere la porta, anche se in allenamento, ma aiuta per tornare alla sua caratura, che è notevolissima”.
Accanto al tecnico ha parlato anche Saelemaekers al rientro ormai da un paio di settimane dal lungo infortunio alla caviglia. “Mi sono trovato subito molto bene, come in una famiglia. L’importante per me è giocare a calcio e aiutare la squadra. Per quanto riguarda quello che succederà in futuro, vedremo, non dipende solo da me. Adesso la cosa importante è la Roma: io ho la testa a Roma”. Pronto a giocare ovunque e determinato a risollevare insieme alla squadra le sorti di una stagione finora negativa, il belga si è calato al meglio nella realtà giallorossa. Sei punti in cinque partite non possono bastare a una squadra che negli ultimi anni ha sempre incantato nelle notti europee, per questo già dalla serata dell’Olimpico Ranieri si aspetta risposte importanti, ora anche dal punto di vista dei risultati non solo delle prestazioni.