Leggo (F. Balzani) – Svuotata, poco brillante e fragile. La Roma di Juric si sgonfia in Svezia lasciando tre punti al piccolo Elfsborg e compromettendo la classifica in Europa League. Una prova preoccupante quella dei giallorossi che hanno cercato il pareggio solo negli ultimi minuti, e senza nemmeno troppa convinzione. Il primo tempo è deprimente. Le occasioni migliori ce l’ha l’Elfsborg che trova tre grandi interventi di Svilar ad evitare il vantaggio. Che arriva comunque al 44′ dopo il fallo di mano di Baldanzi che obbliga l’arbitro a fischiare il rigore realizzato poi da Baidoo.
La Roma ha girato tanto la palla senza trovare vere occasioni da gol se si esclude un tiro alle stelle di Shomurodov. Nella ripresa Juric impiega un altro quarto d’ora per cambiare qualcosa, ma nemmeno Dybala e Dovbyk riescono a dare la scossa a una squadra incapace anche di reagire come almeno era successo domenica col Venezia. Per poco non ci riesce Pellegrini che coglie l’incrocio dei pali dimostrando se non altro un minimo di pericolosità. Poco prima Pisilli aveva trovato la parata di Petterson a pochi metri dalla porta. Piccoli lampi nel buio di un gioco compassato e prevedibile, soprattutto nella fase offensiva.
A fine partita Juric la vede diversamente: «Il risultato è negativo, ma io non ho visto la partita confusa che dite voi. Penso che ci sono tante cose positive e interessanti, ho visto tanto gioco, occupazione degli spazi e tante occasioni. Non siamo riusciti a fare gol e lo accettiamo. Ma prestazione negativa lo rifiuto. Dovremmo essere più aggressivi sulle marcature preventive, ma ci sono anche aspetti positivi anche se dobbiamo alzare la qualità negli ultimi metri».