La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Per un attimo la collinetta del Campidoglio è sembrata un set di Hollywood. E, come nel tempio del grande cinema, i protagonisti in scena ieri, il vicepresidente della Roma Ryan Friedkin, la Ceo Lina Soulokou e il sindaco Roberto Gualtieri, hanno regalato alla platea un sogno grande come uno stadio e immagini di un progetto da Oscar. Sarà fatto “dello stesso materiale di cui sono fatti i sogni”, ma quello che si è presentato davanti agli occhi dei presenti al termine dell’attesa riunione in Comune è stato soprattutto un progetto concreto, “unico”, avveniristico e allo stesso tempo “monumentale e green”, oltre che riqualificante per l’area di Pietralata dove sorgerà, ha sottolineato il primo cittadino. Una struttura da un miliardo di euro “pensata per la città”, ha aggiunto un raggiante Ryan, e un gioiello che oggi appare come una statuetta dorata hollywoodiana e che entro il 2027, nell’anno del centenario della società, è destinato a diventare un kolossal pieno di vita giallorossa.

Un impianto, in particolare, pensato per dare ai tifosi giallorossi una Curva Sud da 10.000 posti, una delle più grandi d’Europa, per una capienza complessiva di 55.000 posti estendibile a 62.000, con 7.000 mila utilizzabili su richiesta per specifici eventi e per ospitare sponsor internazionali. Nel settore sud, dedicato al popolo giallorosso, il progettista, il celeberrimo studio americano Populous (lo stesso degli stadi del Tottenham e di Wembley, per citare i più emblematici tra i 1.300 già progettati), ha “collocato” l’anima dell’impianto, il cuore pulsante, per renderlo sul modello Borussia Dortmund una piccola “Bombonera” in stile Boca nel parco di Pietralata.

Dove, in un’area commerciale di 17 mila metri quadri, nasceranno anche il museo dell’As Roma, il fan store e altre aree dedicate alle famiglie, ridando nuova vita ad una zona che è da tempo in stato di abbandono. E in quel “Forza Roma”, pronunciato anche ieri dal proprietario texano, c’è stata tutta la voglia di passare dalle parole ai fatti, proiettando nel futuro la tradizione. “Questo straordinario stadio non è solo una nuova casa per l’AS Roma e i suoi tifosi, ma anche un punto di riferimento per tutti i cittadini di Roma — ha ribadito Friedkin . Con il suo design iconico ispirato all’architettura romana classica e strutture all’avanguardia, lo stadio offrirà un’esperienza di livello mondiale a tutti, dai tifosi di calcio alla comunità locale. In quanto convinti custodi dell’AS Roma — ha concluso —, siamo impegnati a creare uno spazio che incarni lo spirito e la tradizione del nostro club, diventando al contempo un simbolo globale di innovazione ed eccellenza e un modello di responsabilità ambientale”.

E nella riunione di ieri, come ha ribadito Gualtieri, si è entrati anche nel merito della procedura per rendere l’avvio dei lavori il più spedito possibile, attraverso un calendario di appuntamenti e tavoli tecnici. “A settembre — ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia — ci sarà il riavvio degli approfondimenti tecnici di carattere urbanistico e trasportistico. Nei successivi novanta giorni, verrà poi consegnato il progetto di fattibilità tecnico-economica che dovrà ricevere l’approvazione finale da parte di tutti gli enti”. Ed entro fine 2025 inizieranno, quindi, i lavori delle opere propedeutiche alla realizzazione dello stadio. Con consegna nel 2027: l’anno in cui il grande sogno giallorosso diventerà realtà.