La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – José Mourinho sa bene come questo sia il momento di rialzare la testa. Nonostante i soliti esorcismi (“L’Udinese è una squadra solida“), l’avversario sembra essere giusto. Per farlo, però, c’è bisogno di quella solidità che solo il campionato più bello del mondo può dargli. E così stasera la squadra giallorossa avrà una “iniezione” di Premier League per dare sostanza a una formazione che, dopo l’inaspettata sconfitta col Verona, deve riprendersi. Potrebbero essere cinque, infatti, i titolari con un passato in Inghilterra che lo Special One potrebbe lanciare dal primo minuto.
Se Rui Patricio è stato per tre stagioni una delle colonne del Wolverhampton, Chris Smalling ha scritto la sua pagina di storia recente nel Manchester United. Un’avventura di tipo diverso, invece, è stata quella di Jordan Veretout, che ha giocato una sola stagione nell’Aston Villa, conclusa però con la retrocessione. In attacco, Henrikh Mkhitaryan ha vestito la maglia del Manchester United e dell’Arsenal, aggiudicandosi 3 trofei coi Red Devils. Infine c’è Tammy Abraham, che pure lamenta un acciacco e potrebbe fare staffetta con Shomurodov. L’attaccante è cresciuto nel Chelsea, che lo ha prestato a Bristol, Swansea e Aston Villa. Anche Fazio, Santon e Nzonzi hanno esperienze in Premier.
Detto che Mourinho potrebbe concedere del riposo a Zaniolo per averlo al meglio nel derby di domenica, il portoghese ora sa di dover gestire le aspettative impennatesi dopo l’ottimo avvio. “Quando abbiamo vinto 5 gare di fila tra campionato e Conference non sono entrato nella dinamica dell’euforia, così ora non parlo di problemi grossi – dice Mou –. Qui è troppo facile farlo. So bene perché sono qui: per esperienza, equilibrio e maturità. Ci mettete nello stesso gruppo di squadre che hanno finito con tanti punti di più. Lasciateci tranquilli. Non siamo candidati a niente, solo a vincere la prossima“.