Leggo (F. Balzani) – Ripartire dalle certezze, in attesa di un mercato che deve ancora fiorire nel giardino di Mourinho. Ieri, nel bollente secondo giorno di ritiro a Trigoria è sbarcato Tiago Pinto. Il general manager, oltre a provvedere al rinnovo di Dybala, proverà a soddisfare le richieste del tecnico che continua a mettere in cima alle preferenze non tanto Renato Sanches e Scamacca quanto Sabitzer (o Kamada) e Morata che si è detto anche disposto a ridursi l’ingaggio in caso di spalmatura su più stagioni.

Intanto la Roma si gode la quinta stagione di Smalling, la muraglia che quest’anno potrà contare pure sul contributo di Ndicka e che ieri ha sorriso leggendo una statistica niente male. L’inglese nella scorsa stagione è stato, infatti, il difensore nei top 5 campionati europei con la percentuale più alta di duelli vinti: 218 su 300 affrontati raggiungendo così una percentuale del 72,7%. Nessuno come lui.

Se n’è accorto anche Mourinho che l’ha perso nelle ultime giornate di campionato pagando dazio in classifica e salvo recuperarlo per la finale di Budapest dove è stato di sicuro tra i migliori in campo della finale. Il rinnovo biennale legherà Smalling alla Roma fino a quando compirà 35 anni facendolo diventare probabilmente il giocatore britannico con più presenze in serie A nel dopoguerra dai tempi di Gerry Hitchens (1961). Un’assicurazione sulla vita per la Roma. Oltre a Smalling sono stati confermati Mancini Llorente ed è arrivato Ndicka considerato un top sia da Mou che da Pinto.

In uscita c’è Ibanez per il quale si attende l’offerta giusta. Coi soldi del brasiliano diventerebbe meno ostica la strada verso Morata. Torniamo alle certezze. Chris è apparso uno dei migliori nei test fisici (l’altro è proprio Dybala) e in questi giorni gongola di gioia per la nascita del secondogenito Koa Amaris. In serata, sempre dalla Premier, è stato formalmente chiuso il prestito secco di Kristensen che arriva dal Leeds per rinforzare la fascia destra.