La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Ci sono silenzi oppure gesti che possono far più rumore di tante parole. È il caso di quanto hanno pensato di fare ieri la Roma e José Mourinho, dopo che la Corte Sportiva d’Appello ha deciso di confermare le due giornate di squalifica all’allenatore.
Così il club giallorosso sceglie di cucirsi la bocca con tutti i media per le partite in cui il tecnico sarà squalificato e quest’ultimo, a 13 anni di distanza dal precedente de 2010, quando era alla guida dell’Inter, decide di rispolverare sui social il gesto delle manette. Nonostante “ufficialmente” sia stato fatto per pubblicizzare l’orologio e il braccialetto ideato da sua figlia, a nessuno è sfuggita la portata polemica.
Morale: contro il Sassuolo e la Lazio nessuno del tesserati parlerà, né prima né dopo i match. Una decisione presa in totale compattezza dalla società, che ritiene “profondamente ingiusto” il respingimento del ricorso da parte della corte presieduta da Umberto Maiello.
E che – manette a parte – il messaggio del club abbia una valenza “politica” lo si capisce dal fatto che invece per la partita contro la Real Sociedad l’attività media del pre e del post partita sarà confermata.