Il primo gol del centravanti con la maglia giallorossa non basta alla squadra di Luis Enrique per cogliere la prima vittoria in campionato. All’Olimpico, davanti al presidente DiBenedetto, non si va oltre l’1-1 contro i toscani, bravi a credere fino all’ultimo nel pari, arrivato a due minuti dal 90′ con Vitiello dopo un palo di Brienza.
ROMA – Da pirandelliana, in cerca d’identità a San Siro contro l’Inter, a incompiuta. E’ la Roma di Luis Enrique, a cui non basta il primo gol di Osvaldo per cogliere la prima vittoria in campionato. All’Olimpico, davanti al presidente DiBenedetto, i giallorossi non vanno oltre l’1-1 contro un Siena coriaceo, capace di credere fino in fondo nel pari dopo essere andato sotto nel primo tempo, e a un soffio dal 90′, con un 3-4-3 disegnato da un sapiente Sannino, trova il gol del pari con Vitiello dopo il palo di Brienza. E a conti fatti, le occasioni da gol pendono molto di più dalla parte dei toscani, frutto del gioco verticale e delle loro ripartenze veloci piuttosto che dalla parte dei padroni di casa, che continuano nella rivoluzione spagnola del possesso palla continuo ma continuano anche a risultare sterili e poco precisi negli ultimi venti metri.
OSVALDO SEGNA, DI BENEDETTO OSSERVA – Due conclusioni di Osvaldo prima e Calaiò poi scaldano la partita che si infiamma al quarto d’ora: Grossi ha una prateria sulla sinistra, rientra per crossare e piazza il pallone sulla testa di Brienza, che colpisce in tuffo: riflesso provvidenziale di Lobont. Reazione Roma con Borriello, che di destro conclude un contropiede iniziato e rifinito da Totti: palla alta. Il capitano giallorosso gioca a tutto campo. Luis Enrique scambia di fascia Osvaldo e Borriello, che libera subito il sinistro alla prima occasione: palla deviata che si appoggia sulla parte superiore della rete. Ritmi alti, la Roma si presenta nella metà campo avversaria con otto, nove uomini alla volta, creando e offrendo molto allo stesso tempo. E per la prima volta in campionato i giallorossi vanno in vantaggio. È il 25′, José Angel trova lo spazio per il cross che Borriello addomestica in area piccola per consegnare a Osvaldo il facile tap in, quasi uno stop sbagliato, a porta vuota. Primo gol in giallorosso per l’attaccante, arrivato per 17 milioni di euro dall’Espanyol quest’estate, sotto gli occhi del presidente DiBenedetto.
CALAIO’ SFIORA IL PARI – Il gioco offensivo della Roma lascia il Siena schiacciato in difesa ma pronto a fare male in velocità: Calaiò ha la palla buona per l’1-1 ma il suo diagonale di sinistro non è preciso abbastanza e sibila solamente vicino al palo di Lobont. I toscani non offrono spazi alla ragnatela che Totti e Pizarro costruiscono a ridosso dell’area avversaria, il numero 10 ci prova da fuori un paio di volte ma si vede ribattere le conclusioni mentre Borriello si danna e litiga con Contini e Kjaer giganteggia in difesa, chiudendo bene sulle palle alte e sulle ripartenze avversarie. Primo tempo che si chiude senza recupero, con il Siena che perde Angelo per un problema muscolare: Mannini non è neanche in panchina, Sannino cambia: dentro Gonzalez, un’altra punta. SANNINO SURCLASSA LUIS ENRIQUE- Anche Luis Enrique effettua una sostituzione nell’intervallo: fuori Pizarro, dentro Gago, più sostanza e muscoli al centrocampo giallorosso. Gonzalez si presenta al 5′ della ripresa con un sinistro dal limite, alto sulla traversa. Il Siena spinge, Bolzoni scarica una cannonata dal limite al termine di un’azione tambureggiante dei bianconeri, sfera a lato. Cambio di fronte e Osvaldo scalda i pugni di Brkic. Emozioni a non finire, al 10′ ancora Bolzoni sfrutta una torre di Gonzalez e di testa manda a lato da pochi metri. Sull’azione Kjaer viene colpito dall’avversario in maniera involontaria alla tempia, il danese (il migliore dei suoi, la sua chioma bionda e le sue chiusure ricordano il miglior Mexes) rientra in campo senza problemi. L’Olimpico ringrazia Totti con un boato e uno scroscio incredibile di applausi quando il capitano rincorre un avversario pressando come un mediano, intanto Sannino passa al 3-4-3, inserendo Terzi per Grossi, mentre Luis Enrique sostituisce Borriello con Borini. Il cambio di modulo dei toscani sarà una mossa decisiva.
MIRACOLO KJAER, BEFFA VITIELLO – La partita, nonostante il possesso palla possa far pensare il contrario, è ancora apertissima e il Siena ha un’occasione incredibile per il pareggio: cross sul secondo palo per la torre di Calaiò che serve Gonzalez tutto solo, colpo di testa a botta sicura dell’attaccante ma il danese, piazzato sulla linea di porta, respinge la conclusione salvando la Roma e il vantaggio. Luis Enrique è preoccupato, il Siena è molto più pericoloso in avanti e il tecnico giallorosso continua instancabile a guidare i movimenti dei suoi difensori. Sannino prova l’ultima carta, l’esterno Rossi, per un finale incandescente, mentre Cicinho rileva un Perrotta infortunato: Pjanic sfiora il 2-0 con un siluro dai venti metri, Gonzalez non è da meno dopo una cavalcata dalla sua metà campo conclusa con un diagonale di sinistro a lato di un niente, poi arriva l’1-1: Brienza si destreggia sulla lunetta dell’area di rigore e poi scarica il destro, palo e sulla ribattuta Vitiello fulmina un incolpevole Lobont a due minuti dal 90′. Nel recupero un colpo di testa di Osvaldo fa gridare al gol ma la palla si spegne a lato di pochissimo, poi un’uscita imprecisa di Brkic e un disimpegno sbagliato di Rossi fanno trepidare la Sud ma senza esito: è l’ultima occasione del match. Cinque partite ufficiali, tre pareggi e due sconfitte con l’Europa già salutata: l’impressione è che la Roma resti un’orchestra senza assoli, un’incompiuta appunto, che deve essere completata alla svelta se si vuole puntare a scalare le posizioni in classifica, dove i giallorossi sono fermi a due punti in tre giornate. Come l’avversario di stasera.
Corriere dello Sport – Vladimiro Cotugno