Appuntamento rimandato con la prima vittoria, vantaggio sfumato a pochi istanti dalla fine, ma per la Roma questo è un punto guadagnato. Bilancio delle occasioni nettamente a favore di un Siena ottimamente disposto, miracoli di Lobont e Kjaer, alla Roma rimane la supremazia di uno sterile possesso di palla, ci sarà tanto da lavorare per trovare incisività e soprattutto velocità, sempre prime le maglie bianconere sui palloni vaganti. Ancora un generoso Totti, sprazzi di luce da Josè Angel, qualche inserimento di Pjanic, Osvaldo più presente del solito, ma insomma siamo lontani dal completare i lavori in corso. Luis Enrique stavolta aveva privilegiato l’attacco di peso, ma non è che Borriello e Osvaldo trovassero il modo di far valere la loro stazza, palloni in area pochi e prevedibili, manovra lenta e qualche errore in disimpegno che il Siena ha rischiato di punire con le ripartenze rapide orchestrate da Brienza. Più che per Brkic, ansie per Lobont, grande parata sul colpo di testa di Brienza, prima che arrivasse finalmente il gol, avviato da Josè Angel per lo splendido arresto in corsa di Borriello, sul cross basso Osvaldo ha dovuto soltanto spingere. Ma non sarebbe bastato.
Esaurito dunque, con qualche vittima illustre sul campo, tecnici mandati a spasso e squadre mandate allo sbaraglio, il doppio turno di spezzatino, ecco subito un intenso fine setttimana. E sarà ancora la Roma a chiuderlo, domenica sera al Tardini di Parma. Ma già domani, tra pomeriggio e sera, avremo tre delle preventivate protagoniste chiamate alla prova d’appello, per smaltire delusioni più o meno intense, lo zero in casella dell’Inter e del Napoli, il punticino di un Milan il cui bilancio è avvilente. Nerazzurri a Bologna, campioni e napoletani in casa, ad attendere rispettivamente il Cesena a zero e la Fiorentina a un punto dalla vetta. Pomeriggio festivo con trasferte toste che coinvolgono, in ordine di classifica, il Genoa a Verona, l’Udinese a Cagliari, la Juventus a Catania. Confronto equilibrato all’Olimpico, Lazio e Palermo tentano di trovare immediata conferma alle belle prove dell’ultimo turno.
Il Tempo – Gianfranco Giubilo
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