Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Mourinho lo dice sempre: la partita più importante è la prossima. Per cui, Roma-Udinese. Basta però fare un giro su social o etere per capire che non sarà facile tenere la testa concentrata soltanto sulla partita di questa sera: il ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Feyenoord, giovedì sera, ha quasi il monopolio dei commenti. Il pareggio del Milan a Bologna, però, rende ancora più importante la partita di stasera. Vincere permetterebbe alla Roma di allungare a +3 sui rossoneri in zona Champions.
Il 19 ci sarà anche la sentenza sui 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus, che in questo momento tengono i bianconeri fuori dal discorso. Lo stesso Mourinho, però, ha drtto poco tempo fa di non essere sicuro che la penalizzazione sarà mantenuta. In quel caso la Juve salirebbe tra il secondo e il terzo posto, lasciando in pratica un solo posto libero dopo quelli già occupati da Napoli e Lazio.
Per arrivare in Champions League e aprirne i forzieri, però, servono più gol. Con Dybala (11) e Abraham (6) fuori uso almeno per questa sera, l’attacco della Roma dovrebbe far riferimento su Belotti (0 gol in campionato), Pellegrini (2 ma su calcio di rigore) e El Shaarawy (4). Pellegrini, atteso al riscatto dopo il rigore sbagliato a Rotterdam quando la partita era ancora sullo 0-0, l’anno scorso ha chiuso la stagione con 9 reti. Belotti ha chiuso in doppia cifra le prime 6 stagioni su 7 giocate con il Torino; è rimasto sotto media solo l’anno scorso, con 8 centri, bersagliato però dai parecchi infortuni che gli avevano quasi dimezzato il minutaggio in campo (16 presenze da titolare contro le 33 del campionato precedente).
Da capire, però, come Mourinho vuole utilizzare Pellegrini contro l’Udinese: da trequartista, con El Shaarawy, dietro a Belotti oppure da mediano avanzando Wijnaldum? C’è anche un ipotesi Bove, però, sembra difficile che lo Special One mandi in panchina il suo capitano dopo la difficile partita contro il Feyenoord: se c’è un giocatore che in questo momento ha bisogno di fiducia e sostegno, quello è proprio Pellegrini. Mourinho l’ha detto contro il Feyenoord: “Siamo questi, non abbiamo Haaland“. Vero. Ma qualcosa in più si può fare senza il mostruoso norvegese che ha convinto Pep Guardiola.