La Repubblica (M. De Ghantuz Cubbe) – La promessa si è rivelata presto una speranza. Adesso, non c’è più neanche quella. Perché le possibilità che lo stadio dell’AS Roma a Pietralata sia pronto entro il 2027 sono ormai pari a zero. Ieri, a confermare questo scenario è stato il presidente della Lega serie A Ezio Simonelli: «Con il presidente della Fifa Gianni Infantino abbiamo incontrato i dirigenti della Roma e il sindaco Gualtieri. Abbiamo appreso che con molta probabilità la Roma nel 2028 disputerà le partite nel nuovo stadio».
L’incontro informale è avvenuto due sere fa, prima della partita dei giallorossi, nell’area ospitalità dello stadio Olimpico. I contenuti della chiacchierata sono diventati pubblici ieri, durante l’assemblea di Lega a Roma, dove Gabriele Gravina è stato rieletto presidente della Figc per la terza volta. Anche lui è andato in pressing sui Friedkin, dai quali si attende da tempo il progetto definitivo dello stadio.

Il nuovo impianto è tra quelli (ovviamente insieme all’Olimpico), che la Figc vorrebbe candidare per ospitare una o più partite degli Europei nel 2032.
«La Roma è a buon punto, entro il primo ottobre 2026 dobbiamo indicare le strutture con due condizioni – ha detto Gravina – progetto approvato e finanziamento. Entro il 2027 bisogna garantire la posa della prima pietra».

La Roma deve presentare il progetto definitivo che può arrivare in qualsiasi momento.
Ma febbraio sembra escluso dal calendario, è più probabile che i documenti arrivino a fine marzo. A quel punto, dopo un altro voto dell’Assemblea capitolina, il tutto deve passare in Regione Lazio per l’apertura della conferenza dei servizi decisoria.
In tutto questo, pesa la questione del bosco. Per il Comune, però, ad oggi non esiste alcun bosco vincolato. La diatriba continua.