Il Messaggero (U.Trani) – Fonseca non conosce la prudenza che nel calcio significa: mai accontentarsi. Del punto e quindi del pareggio. L’impronta scelta per la squadra, con qualche correttivo, è rimasta propositiva. Il copione è sempre offensivo con almeno 6 giocatori disponibili al pressing alto quando la palla viene gestita dagli avversari. Il suo secondo anno alla Roma è migliorato: 4 punti in più (5 con quello di Verona) rispetto alla scorsa stagione. Soltanto Stroppa pareggia di meno. La Roma è sul podio proprio per i pochi pareggi effettuati in queste 22 partite. Alla stessa giornata, un anno fa, furono meno le vittorie (11 contro 13) e più pareggi (6 contro 4).
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In questo torneo hanno pareggiato di meno il Napoli, la Samp, il Crotone, il Milan e la Lazio. Fonseca è dietro soltanto a Conte per la percentuale delle vittorie: 57 a 67. Ad arricchire il tutto la media gol più alta: 2,07 a partita con 124 reti in 60 gare. L’identità fa la differenza, quindi Fonseca contro il Braga non replicherà il maxi turnover dei gironi di Europa League. Possibili appena tre novità: oltre a Dzeko, Pedro e probabilmente Mirante. I prossimi allenamento serviranno per verificare la condizione di alcuni giocatori come Ibanez che sta già meglio. Intanto i Friedkin sono pronti ad annunciare il rinnovo di contratto per Guido Fienga che sarà biennale.