Roma, sbarco da vera regina

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Nemmeno i rumori delle macchine, in quell’autodromo a quattro corsie che è l’A1 tra Bologna e Milano, riuscivano a coprire le urla e i cori: almeno duecento tifosi hanno accolto entusiasti la Roma all’arrivo nell’avveniristica stazione Mediopadana, disegnata con i caratteristici ponti a vela che sono il marchio di fabbrica dell’architetto Calatrava e favoriscono l’amplificazione del suono. Incitamenti a raffica di persone di tutte le età. Tra i più cercati per le foto, oltre a Totti e Dzeko, c’era Radja Nainggolan, che non è al meglio della condizione ma continua ad essere uno dei calciatori più amati.

CLIMA – A Reggio Emilia il meteo non è buono, è annunciato brutto tempo anche per stasera, ma la temperatura è accettabile: per l’inizio della partita sono attesi 15 gradi. La squadra, che ha viaggiato su un treno di linea, è stata scortata da un cordone di sicurezza fino al pullman ufficiale della società, nel frattempo arrivato da Roma. Poi il veloce trasferimento in albergo, non lontano dal Mapei Stadium. Anche sul treno, con le prime due carrozze riservate, due funzionari della polizia ferroviaria vigilavano sulla comitiva insieme con un uomo della sicurezza del club.

RINCORSA – E’ qui, su un campo dove la Roma ha vinto tre volte su tre, che parte davvero la sfida al vertice di Luciano Spalletti. E’ un assalto quasi fisico, vorace, da sferrare a tutta velocità, non diverso dai 300 chilometri orari del Frecciarossa che l’ha portato a Reggio Emilia. Con nove punti nelle ultime tre giornate le percezioni sul campionato sono cambiate completamente. Quella che sembrava una stagione di sofferenze e di instabilità è tornata interessante, con una timida vista sullo scudetto. Nelle ultime tre partite, al di là del black-out europeo contro l’Austria Vienna, la Roma ha fatto 3 punti in più della Juve, 6 in più del Napoli e 9 in più dell’Inter. Un rendimento comparato che aiuta a capire l’importanza del momento e dell’occasione. Se Spalletti vuole davvero lottare con la Juve, deve pretendere e garantire continuità di risultati.

CALENDARIO – Da oggi al derby del 4 dicembre la Roma assaggerà cinque piatti alla sua portata. Non necessariamente facili ma sicuramente succulenti. Dopo il Sassuolo dell’ex innamorato Di Francesco, andrà domenica a casa Spalletti, cioè Empoli. Poi avrà in fila il Bologna all’Olimpico, l’Atalanta fuori subito dopo la sosta di novembre e il Pescara di nuovo in casa. Ragionevole, giusto? Juventus e Napoli invece si affronteranno sabato prossimo nello scontro diretto che potrebbe riaccendere il mucchio di testa. Non c’è tempo per fermarsi a pensare visto che, per dirla con il caposquadra, «abituarsi a non vincere mai è difficile. Roma e la Roma hanno necessità di vincere».

TUTTO OK – In questo senso il ritorno imminente di tanti calciatori infortunati può agevolare il lavoro: Rüdiger ieri ha mostrato l’occhiolino ai fotografi per la prima convocazione stagionale dopo l’incidente al ginocchio e sarà un ricambio prezioso in difesa, Bruno Peres e Perotti hanno “riposato” e amplieranno la gamma di scelta a disposizione di Spalletti. Che ha sempre detto di credere fermamente in questa rosa, sia in pubblico sia in privato, e in cuor suo spera di battere il filotto di vittorie stabilito nello scorso campionato: quelle otto non bastarono per riconsegnare alla Roma il secondo posto; una serie simile o addirittura migliore, adesso, gli potrebbe offrire il primato in classifica.

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