Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Sassuolo, Eusebio Di Francesco, al termine della sfida pareggiata all’Olimpico contro la Roma:
DI FRANCESCO A SPORT MEDIASET
“Sono contento perché anche se cambiamo gli interpreti, la squadra si comporta sempre in una certa maniera. C’è consapevolezza nella squadra di quello che vogliamo insieme, di questo passo possiamo raggiungere presto la salvezza e poi divertirci. In allenamento ho cercato di inculcare una mentalità, sono tutti partiti col piglio giusto. I gol sono legati al lavoro quotidiano, come il gol di Defrel. In poco tempo, con continuità di esercitazione, i ragazzi possono migliorare“.
DI FRANCESCO ALLA RAI
“Sono contentissimo della prestazione in generale. Mi è piaciuto l’atteggiamento e devo fare i complimenti a chi ha giocato meno che si è fatto trovare pronto. Obiettivo Europa League? Mancano ancora tante partite, dobbiamo lavorare ancora con molto umiltà come abbiamo fatto fino ad ora. Dobbiamo fare i complimenti a questa squadra, sicuramente lo scudetto non passa da questa gara per la Roma ma per noi da questo match passa la salvezza. Politano in campo? Nessuna fortuna, lo vedo in allenamento, ci teneva a far bene e non avendo Berardi al 100% ci tenevo a mettere un mancino a destra e ho scelto Politano“.
DI FRANCESCO A RADIO RAI
“Mi è piaciuto soprattutto il fatto che non abbiamo mai buttato via la palla. Questo ci ha permesso di sviluppare manovre importanti. La Roma è un’ottima squadra e lo sapevamo, ma oggi mi voglio godere la prestazione del mio Sassuolo. Squinzi è contento, ma mi ha detto che se avessimo segnato il 3-1 nel primo tempo sarebbe stato ancora più felice. Bisogna sapersi accontentare“.
DI FRANCESCO IN SALA STAMPA ALL’OLIMPICO
“La Roma aveva maggiore consapevolezza, sapevamo di affrontare una squadra in salute, ma anche noi lo siamo e siamo consapevoli di quello che dobbiamo fare. Sono contentissimo dell’atteggiamento della mia squadra, che non ha mai buttato palla, anche se ci ha portato a subire il gol di Totti, così sono nate tante azioni importanti. Sono soddisfatto per quello che abbiamo creato e per la personalità. Barcellona su Berardi? Ha giocato un quarto d’ora, è concentratissimo. Si è allenato con noi da giovedì, è un giocatore di grandissimo spessore. Non mi meraviglia che lo cerchi il Barcellona, mi meraviglia che se ne siano accorti molto tardi. L’anno scorso abbiamo fatto 49 punti, per una società abituata è tanto. Stiamo crescendo tantissimo. Ho fatto la scelta di proseguire questo percorso di crescita, sono contentissimo di allenare il Sassuolo, non sto pensando al futuro, penso ad allenare. È ovvio che io abbia ambizione. Nessuna protesta sul gol di Totti? Protestare dalla panchina si fa fatica, magari posso vedere dopo quello che accade. Non utilizzo questo tipo di atteggiamento, non è mia abitudine, bisogna pensare solo a giocare. Tanto, cosa cambia? Il futuro del Sassuolo? Mercoledì giochiamo a Palermo, dobbiamo dare continuità e non dobbiamo accontentarci. Non abbiamo 37 giornali e 45 televisioni, dobbiamo crearci da soli la tensione, solo noi stessi possiamo dare continuità. Cambiando gli interpreti i risultati sono gli stessi ed è una grande soddisfazione. Allenatore o addestratore? Mi piace il campo, ma ci sono delle situazioni in cui bisogna essere anche psicologo. So cosa può significare, ma oggi la mia squadra ha fatto vedere di sapere quello che deve fare. Un giudizio su Defrel? Fino all’altro giorno avevamo dubbi sul fatto che potesse o meno fare l’attaccante. Ha diverse caratteristiche e l’ho messo centravanti, vi garantisco che non è al top fisicamente, l’azione da gol è da allenamento. Ha scaricato palla, si è aperto col corpo, è stata una grande gioia. Può far male specialmente in queste gare. Il mio segreto? Il lavoro, dare continuità ai movimenti in allenamento. I giocatori li memorizzano e la domenica viene facile, cerchiamo di sfruttare tempo e spazio“.