La sfida alla Juventus inizia con 24 ore di anticipo. Atalanta-Genoa e Fiorentina-Milan, in calendario domani, rappresentano inevitabilmente il prologo del match con i bianconeri. La Roma spenta e involuta di Marassi, cerca nuovi stimoli da possibili passi falsi delle rivali nella corsa al quarto posto. La classifica parla chiaro: i giallorossi sono scivolati al sesto posto, rispetto al quinto nel momento in cui Ranieri è subentrato. Distanze invariate rispetto a due mesi fa (-3 dalla quarta e -4 dalla terza) ma con un avversario in più, appaiato in classifica ma in vantaggio negli scontri diretti (Milan). Si avverte un’aria strana attorno a questo Roma-Juve. Da un lato la testa di media e tifosi rivolta perlopiù al futuro, avvolto tra mille dubbi e riflessioni dopo il no di Conte al progetto proposto da Pallotta. Dall’altro diversi elementi della rosa che potrebbero essere all’ultimo incrocio con i bianconeri, giocando con la maglia della Roma. Molti per aver concluso in anticipo la loro avventura senza aver lasciato traccia (Olsen, Pastore,Marcano, Schick). Altri perché probabilmente giunti a fine ciclo. Tra questi c’è Dzeko che proprio alla Juventus segnò il suo primo gol in serie A. Ne sono seguiti 85, comprese le coppe, senza trofei. Sono numerosi i calciatori che si aspettavano qualcosa in più da quest’annata. E ora, domenica, affrontano un club – lontanissimo in classifica (26 i punti di differenza) – ma che a più riprese ha manifestato interesse nei loro confronti. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a Zaniolo e Manolas. Lo scrive Il Messaggero.