La Gazzetta dello Sport – La linea verde non piace? La Roma sceglie l’esperto

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Se autorevoli commentatori affermano che l’Italia non è un Paese per vecchi, possono esistere anche eccezioni che confermano la regola: la Roma, ad esempio, che anche in prospettiva pare oscillare tra una linea verde di grandi potenzialità e attempati «senatori» carichi di gloria e di anni. Insomma, a volte pare mancare quella «middle class» – soprattutto nel ruolo di esterni «bassi» – che coniughi dinamismo ed esperienza.

CASO NAINGGOLAN D’altronde, non è un caso che ieri a Roma abbia fatto rumore l’esegesi delle parole di Radja Nainggolan a fine partita: «Si può vedere la vera Roma solo giocando in undici». Frase che da molti tifosi è stata interpretata come: in campo non tutti corrono come dovrebbero. Inutile dire che si è scatenata la caccia al colpevole, cosa che ha spinto il belga prima a un tweet e poi a un colloquio chiarificatore con De Rossi, che lo ha tranquillizzato ma ribadendogli le difficoltà dell’ambiente romano.

TOTTI E L’ANNO SANTO Ne sa parecchio anche il centrocampista azzurro, finito nel mirino della tifoseria per l’ennesima prova opaca giocata contro la Fiorentina, al netto della piccola distorsione alla caviglia che lo ha costretto ad uscire prima. Al di là delle seduzioni di mercato, proprio De Rossi – insieme a capitan Totti (che ieri ha plaudito all’indizione dell’Anno Santo – cominceranno la prossima stagione ovviamente con un anno in più. Domanda: sarà un problema per Rudi Garcia dover gestire i prossimi 32 anni di De Rossi e i 39 di Totti?

DIFESA ANZIANA Ma le difficoltà arrivano anche su altri fronti. Pensiamo alla difesa. Da pochi mesi la Roma ha offerto il rinnovo di contratto al 38enne De Sanctis – ma il portiere è un ruolo anomalo, vedi Zoff – così come al 33enne Maicon, il cui ginocchio destro è usurato da mille battaglie trionfali. Non basta. A giugno Torosidis arriverà a 30 anni, così come Holebas che in estate sbarcherà a quota 31 anni. E poi c’è Cole, 34enne, che l’estate scorsa ha strappato un biennale utile a consentirgli di presentarsi ai nastri di partenza anche del prossimo campionato, a meno che il mercato estivo. Discorso diverso per l’attacco, dove semmai è da vedere se l’acquisto più oneroso della campagna d’inverno, ovvero Doumbia, possa in qualche modo giustificare l’investimento di 14,5 milioni. Insomma, la prima risposta da questo punto di vista dovrà essere fornito dall’infermeria e dalla preparazione.

RINNOVO KEITA Sul fronte africano, comunque, non può mancare un accenno all’uomo della provvidenza calcistica degli ultimi tempi (vedi Juve e Fiorentina), Seydou Keita. La dirigenza da tempo gli ha proposto un rinnovo di contratto, ma il maliano temporeggia sia perché ha offerte prestigiose, sia perché vuole capire che cosa vorrà fare del suo futuro più avanti.

JOHNSON & ZAPPACOSTA Da quanto si apprende a Trigoria, comunque, non è un mistero che a Garcia piacciano soprattutto giocatori navigati. Anche per questo, forse, radio mercato dà per probabilissimo l’arrivo in giallorosso di Glen Johnson, 30 anni, esterno destro di difesa del Liverpool, libero a giugno. Una scommessa di sicuro più economica di quella che il club affronterebbe puntando su un giocatore sondato: Davide Zappacosta, 21 anni, terzino dell’Atalanta e della Nazionale Under 21, ma il cui cartellino non costa meno di 7-8 milioni. Insomma, come in tante cose della vita, le scelte sono fatte anche in base all’orientamento degli investimenti. E l’usato sicuro, d’altronde, ha sia pregi che difetti.

La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini

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