«Solo se giochiamo in undici si può vedere la vera Roma». Una frase di Nainggolan nel post-partita di Firenze, male interpretata soprattutto all’esterno della squadra, fotografa il momento nel bene e nel male. In casa della Fiorentina dalla mezzora in poi si è rivisto quel «mutuo» soccorso tra giocatori reclamato da Sabatini. Ma arrivare a «undici» diventerà un problema serio per Garcia nelle prossime due sfide decisive in chiave secondo posto e futuro europeo.
Prima di rimettere in ordine i conti dell’affollata infermeria di Trigoria, vale la pena raccontare la sorpresa provata da Nainggolan quando ha iniziato a ricevere commenti velenosi dai tifosi sulle sue dichiarazioni al Franchi. Come ha spiegato meglio in un secondo momento, Radja intendeva che ritrovare la vera Roma è più facile se in campo ci sono tutti giocatori integri e disposti al sacrificio massimo. Nessuna polemica con gli assenti, come ha avuto modo di ribadire sul treno di ritorno da Firenze. De Rossi lo ha capito più di ogni altro mentre lo vedeva intento a rispondere ai tifosi con il telefonino su Twitter: «Tanto non ti crederanno» gli ha spiegato Daniele.
Il belga con la cresta si ritrova per la seconda volta in imbarazzo: un suo audio privato inviato incautamente a un conoscente che lo ha poi diffuso, che risale al post partita della sfida con la Fiorentina in Coppa Italia del 2 febbraio e in cui accusa i giocatori di non metterci il massimo impegno (fa il nome di Iturbe) lo ha costretto a chiarirsi con lo stesso argentino, gli altri compagni e i dirigenti. Ma nessuno se l’è presa davvero con Radja.
Le vere risposte vorrebbe darle sul campo e potrà farlo solo a partire dalla trasferta di Cesena di domenica 22. Lunedì con la Samp e giovedì nel ritorno di Europa League con i viola non ci sarà per squalifica. Un bel guaio per Garcia che si ritrova senza centrocampisti. Al contrario di quanto i maliziosi abbiano insinuato, l’infortunio di De Rossi a Firenze è reale: gli si è impuntato il piede sull’erba mentre sbagliava il passaggio che ha lanciato l’azione del vantaggio di Ilicic, ieri la caviglia era gonfia ma gli esami hanno escluso lesioni ai legamenti. Salterà la sfida contro i blucerchiati e proverà ad essere almeno in panchina nel match di coppa, cercando nel frattempo di isolarsi da un ambiente sempre più duro con lui e pronto a salutarlo prima della scadenza (2017) del contratto, America o Boca che sia.
Con Strootman fuori causa, a Rudi restano il «salvatore» Keita (a breve rinnova), Pjanic, Paredes e Uçan, quest’ultimo pronto a dare finalmente un contributo. Non vanno meglio le cose in difesa: Maicon lavora per tornare contro il Napoli dopo la sosta, Castan aspetta la visita di fine mese per aumentare l’intensità degli allenamenti, Balzaretti è desaparecido e agli indisponibili si è aggiunto Manolas. Anche per il greco sono stati esclusi guai seri alla schiena, ma ieri il dolore non era passato e faticava a camminare. Difficile stabilire i tempi di recupero, in teoria può farcela per la Fiorentina.
Più scelte in attacco, aspettando Totti che oggi proverà a correre in campo puntando a un posto in panchina lunedì e uno da titolare nella sfida decisiva contro l’amico Montella. Ibarbo dovrebbe rientrare a Cesena, mentre Doumbia è già a disposizione di Garcia ma la sua condizione atletica resta precaria. Con la Samp potrebbe ritagliarsi uno spazio il baby Sanabria, galvanizzato dalla tripletta in Primavera e felice di condividere i campi di Trigoria col fratello Joel (classe ’98) appena accolto nelle giovanili giallorosse.
Belle speranze in vista del futuro tanto caro a Pallotta, che ieri ha spento 57 candeline, tre in meno del neo-sessantenne Bruno Conti. Un altro che il futuro sa anticiparlo.
Il Tempo – A. Austini