IlMessaggero.it – «Attualmente sono un giocatore della Roma. Poi naturalmente non si sa mai cosa può succedere nel calcio». Antonio Rudiger ha appena terminato una stagione in giallorosso che lo ha messo in cima alla lista dei desideri di Liverpool e Chelsea, pronte a sborsare circa 20 milioni di euro. Non solo, il centrale piace anche al PSG che potrebbe sceglierlo qualora Marquinhos dovesse lasciare Parigi, Sabatini (in queste ore ricoverato in ospedale per alcuni controlli di routine) è pronto a trattare sulla base di 25 milioni. D’altronde è lo stesso ds ad averlo giudicato un calciatore sostituibile non più di 5 giorni fa: «Il club può pensare altro, o può succedere qualcosa dopo gli Europei» ha detto Rudiger in un’intervista Funke Sport. «Io guardo al futuro con fiducia. Il Chelsea? Sono voci che sento da tre anni, ma a Roma sto bene e sono felice di vivere in questa città» .
LA STAGIONE – Il campionato appena trascorso non ha permesso alla Roma di qualificarsi direttamente alla Champions League, ma ha contribuito alla crescita tecnica dell’ex Stoccarda: «È stato un buon anno. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions League, ma nel complesso è stata una stagione positiva». Su Francesco Totti: «Lui è un’icona, un romano in tutto per tutto. Ha avuto tante occasioni nella sua carriera per andare in altri top club ma è rimasto sempre fedele alla sua squadra. È tranquillo, un leader, ma non dice mai più del necessario, piuttosto lascia parlare i suoi piedi. È un grande calciatore, sono orgoglioso di giocare con lui».
TOTTI E IL FUTURO – In attesa della firma sul contratto che dovrebbe arrivare quando il presidente Pallotta arriverà a Roma, Francesco Totti nel primo pomeriggio ha girato uno spot per 10 e Lotto al Park hotel Mancini in zona Pontina. Con indosso un abito da mago, il capitano è apparso sereno e sorridente evitando, però, di rispondere a domande legate al suo futuro o a quello della Roma. Gli ultimi dettagli da sistemare sul contratto riguardano il ruolo che ricoprirebbe Francesco a fine carriera, lui ne vorrebbe uno operativo (simile a quello svolto fino allo scorso anno da Bruno Conti) a contatto con i giovani o con la prima squadra, mentre la società è più propensa ad affidargliene uno di rappresentanza.