Corriere della Sera (L.Valdiserri) – C’è anche il dottor Cengiz Under nella corsa contro il tempo per mandare in campo Alessandro Florenzi, stasera nel gelo di Kharkiv (si giocherà a -8), quando la Roma affronterà lo Shakhtar Donetsk nell’andata degli ottavi di finale di Champions League (ritorno il 13 marzo). Il giallorosso ieri non si è allenato e ha saltato anche la conferenza stampa, sostituito da De Rossi, per colpa di un virus intestinale. In altre occasioni Di Francesco lo avrebbe tenuto fuori, perché in ogni caso non potrà essere al 100%. Ma questo è un caso limite, perché nel ruolo di terzino destro la Roma ha praticamente solo Florenzi. Il tecnico lo aveva fatto presente anche in sede di mercato ma, al posto della riserva a destra ne è arrivata una a sinistra: Jonathan Silva, per altro non utilizzabile in Champions.
È una partita che vale tra i 10 e i 15 milioni, ecco perché si deve a tutti i costi trovare una cura per «Flo». La squadra sembrava già fatta, tenendo conto del turnover contro l’Udinese (Kolarov, Strootman e Perotti freschi). Così, invece, i dubbi rischiano l’effetto domino. Se Florenzi getta la spugna, la soluzione più logica è Bruno Peres, che però non gioca titolare dal 20 dicembre (Roma-Torino 1-2 di Coppa Italia) e che, dopo la bravata dell’incidente automobilistico alle 6 del mattino del 5 febbraio scorso, è stato punito dalla società. I limiti difensivi di Peres sono noti a tutti e questo — in caso di forfait di Florenzi — potrebbe convincere Di Francesco a schierare Defrel e non Cengiz Under da titolare, per proteggere un po’ di più la fascia destra. La forma di Cengiz, però, è araldica e non è facile rinunciare a un giocatore che ha segnato 4 gol e servito 1 assist nelle ultime 3 partite. L’altra soluzione è schierare Manolas terzino destro e affiancare Juan Jesus a Fazio tra i centrali. Si farà proprio di tutto, insomma, per recuperare Florenzi.
È vero che lo Shakhtar arriva dalla pausa invernale, ma lo è anche che ha eliminato il Napoli nella fase a gironi. È una squadra veloce e tecnica, con 7 brasiliani in rosa più il naturalizzato Marlos e il tecnico Fonseca, che si è travestito da Zorro in conferenza stampa dopo il passaggio del turno, è un emergente. Non è una partita come tutte le altre. Passare il turno sarebbe un grande premio professionale per il tecnico ma anche, forse soprattutto, una boccata d’ossigeno perle casse della Roma: 6,5 milioni di euro è il premio Uefa; tra i 3 e i 4 milioni l’incasso previsto per la gara di ritorno; in più, i bonus degli sponsor. A parte c’è il market pool dai diritti tv: se la Roma dovesse passare e la Juve essere eliminata arriverebbero altri soldi. «Dobbiamo evitare i cali di tensione — ha detto Di Francesco —. Ci saranno momenti in cui comanderemo il gioco e altri in cui saremo costretti ad abbassarci: l’importante sarà restare compatti e concentrati. Lo Shakhtar mi piace come squadra per atteggiamento e voglia di giocarsela con tutti. Under? Gioca la Roma, non solo lui. È in un momento particolare, ma non vi dico se sarà titolare: voglio tutti con la massima concentrazione». E così anche il turco diventa un medico al letto di Florenzi, mai così utile come in questa occasione.