Dieci e lode alla Roma di Garcia. Può andar bene anche trenta, sempre con la lode, stando ai punti in classifica che certificano l’en plein giallorosso e soprattutto il record assoluto di successi ad inizio torneo per la nostra serie A.
La vittoria sul Chievo, ultima squadra capace di battere in campionato l’attuale capolista lo scorso 7 maggio, è sofferta e di misura, come quella di Udine. Ma voluta e comunque meritata, per la personalità e la convinzione del gruppo. E nella sera della Decima ci sta alla grande l’1 a 0, il punteggio giusto se letto accostando le due cifre.
ROTAZIONE ANNUNCIATA
Nella notte di Halloween, sopra l’Olimpico splendono le stelle: streghe, corvi e cornacchie non abitano più qui e i finti maghi sono posticci. Roba d’altri tempi. La Roma s’è fatta grande e lo dice la classifica. Più 5 sulla Juventus e sul Napoli. Garcia si prende il nuovo primato e al tempo stesso prepara la gara di domenica notte all’Olimpico di Torino, varando il turn over, come era già successo il 25 settembre a Marassi contro la Sampdoria, nell’altro turno infrasettimanale.
Cambia per metà, sulle due corsie, la linea arretrata che è la meno battuta d’Europa: Torosidis a destra per lo squalificato Maicon e Dodò a sinistra per far riposare Balzaretti. Davanti Marquinho, titolare per la seconda volta in questo torneo e sempre a destra come a Genova. Solo il centrocampo non si tocca, con De Rossi e Pjanic subito al centro del gioco e Strootman a buttarsi negli spazi e a fare il lavoro sporco. Borriello fatica a emergere nella difesa a cinque di Sannino. Ljajic si muove tanto per aggirare il muro e lo stesso Marquinho cerca di sfondarlo calciando da fuori[…]
MATCH COMPLICATO
Il Chievo ultimo e con il peggior attacco della serie A, 7 reti, si chiude, affidandosi sporadicamente alle ripartenze di Pellissier e Paloschi, quasi mai seguiti in avanti dai compagni che rimangono a fare da sentinelle nella propria metà campo.
Il possesso palla della Roma, nel primo tempo, chiarisce il leit motiv della gara: settantadue per cento. tante energie sprecate per niente.
CAMBIA IL TRIO DAVANTI
Garcia interviene dopo un’ora, modificando il tridente inedito della serata: ecco Florenzi per Marquinho. Sannino risponde con Papp per Claiton. Prima della metà del tempo dentro anche Balzaretti: fuori Dodò, stanco e di conseguenza impreciso.
Nel Chievo spazio a Estigarribia, esce Dramè. L’ingresso di Florenzi, in meno di dieci minuti, è la mossa che fa prendere un’altra piega al match. Quella giusta per la Roma. L’esterno, schierato a destra al posto del brasiliano, si sposta a sinistra, entra in area, salta Frey e al volo mette in mezzo: Borriello, anticipando di testa Papp, firma il vantaggio e il suo primo gol stagionale. E’ la diciassettesima rete su ventiquattro realizzata nel secondo tempo. Brivido sotto la Sud: a De Sanctis scappa il pallone su tiro di Rigoni, Paloschi potrebbe approfittarne se non fosse in fuorigioco.
Il Messaggero – U.Trani