Dalla corsa per la panchina della Roma si è sfilato anche Mihajlovic e a restare sono Fonseca e De Zerbi. La società aveva contattato il serbo a inizio settimana perché rispondeva alle caratteristiche cercate: un allenatore di polso, personalità, carattere, noto per l’intensità del lavoro, l’ambizione e il coraggio nel lanciare e valorizzare i giovani. L’unico problema era l’ambiente, per il suo passato laziale, che ha fatto si che i giallorossi facessero dietrofront. Sarebbe stato il contrario per il tecnico, abituato a non farsi condizionare da fattori esterni. Le prime avvisaglie di protesta, con qualche scritta sui muri e mal di pancia su social e radio, ha fatto da contrappeso negli ultimi giorni alle iniziali sicurezze del club sulle qualità e la personalità del mister. Fonseca è in netto vantaggio ora col presidente dello Shakhtar pronto a liberarlo con la Roma pronta ad offrirgli, nel fine settimana, un contratto da 3 milioni a stagione. A Donetsk è un re, mentre a Roma troverebbe un ambiente caldo e a Trigoria sperano in un altro effetto Garcia. Si tiene viva comunque anche la pista De Zerbi per non farsi trovare impreparati. Non si può escludere l’ipotesi, remota, di un ritorno di Di Francesco che è stato scagionato da Pallotta per la stagione flop. Essendo sotto contratto potrebbe essere richiamato. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.