Roma-Porto 2-1: le pagelle. Primo round capitolino, ma il gol subito guasta. Zaniolo brilla anche in Europa, partitona di Dzeko

Pagine Romaniste (S.Indovino) – Vittoria meritata ed importantissima ma tutto è da rimandare al ritorno. Successo per 2-1 della Roma sul Porto, che si aggiudica il primo round degli ottavi di finale. A firmare il successo è proprio il più giovane in campo, Nicolò Zaniolo, che non fa altro che confermarsi in palcoscenici sempre più grandi. Il giovane è assistito in entrambe le circostanze da Dzeko, autore di una partita di caratura straordinaria. Ottima la fase difensiva, che fa buona guardia fino al gol subito (in cui si è messa prepotente anche la sfortuna). Adesso c’è da riorganizzare le idee, concentrarsi sul campionato per arrivare al meglio alla sfida di ritorno.

ROMA

Mirante 6 – Puntuale in uscite, gioco con i piedi e in quelle poche occasioni in cui è chiamato in causa. Sul gol subito può fare veramente poco.

Florenzi 6 – Brahimi è uno dei clienti più scomodi del panorama europeo, e sicuramente impensierisce non poco il romano, così come le discese di Telles. Non si corrono tuttavia grossissimi pericoli da quel lato. In fase offensiva potrebbe tuttavia far di più: sono troppi gli errori anche banali in appoggio.

Manolas 6 – La doppia distrazione finale che regala la rete al Porto, alla fine dei giochi, viene pagata piuttosto in maniera cara. Si fa sorprendere dal lancio lunghissimo, direttamente dalla difesa avversaria, in maniera troppo semplice. Per i restanti minuti era stato bravissimo a lottare con fisicità e velocità con gli attaccanti avversari.

Fazio 6.5 – Piedi da rodare, ma nulla da dire su determinati posizionamenti. Si permette, ogni tanto, qualche sgroppata offensiva che buca il centrocampo avversario.

Kolarov 6.5 – Il solito stantuffo sulla corsia, abile nella fase difensiva e altrettanto pericoloso in avanti, fino all’ultimo secondo, quando “distrugge” la faccia di Casillas con un siluro.

Cristante 6 – Corre tantissimo in mezzo al campo, e la sua presenza è fondamentale. Tant’è che disputa l’ultimo quarto d’ora in totale debito d’ossigeno. Vicino alla rete nel primo tempo con una buonissima giocata.

De Rossi 6.5 – Quanto è importante DDR in mezzo al campo. Le sue geometrie sono preziosissime per la totalità del gioco nonostante la marcatura a uomo. Quando non può gestire la sfera, aiuta tantissimo i due centrali difensivi. Preziosissimo.

Pellegrini 6 – Una partita sufficiente quella del centrocampista romano, che allega tanti chilometri percorsi al suo match. È utile nella doppia fase, sia di interdizione sia di possibile ripartenza. Il suo sinistro potentissimo sembra a botta sicura, ma Casillas si distende negandogli la rete.

Zaniolo 8 – Un po’ come tutta la squadra, è più coinvolto in fase di ripiegamento che in fase offensiva per i primi 65 minuti circa. Poi, quando lui e i compagni decidono di aumentare i giri, è subito protagonista. Col destro realizza la sua prima marcatura europea, si ripete pochi minuti dopo con la porta spalancata sì, ma col pallone che pesava veramente tantissimo. Un gioiello.

El Shaarawy 6 – Mettiamola così: fa bene, ma potrebbe fare di più. Anche lui è un diretto aiutante della retroguardia giallorossa, ma in proiezione offensiva non mette mai la quinta. Entra comunque in maniera diretta nel primo gol, è lui a servire la palla a Dzeko.

Dzeko 7.5 – Partita monumentale quella del bosniaco. Nel primo tempo la squadra è bassa e lui è l’unico che prova a far cambiare le cose e colpisce anche un palo. Poi nella ripresa sale in cattedra: fornisce l’assist perfetto per Zaniolo, poi colpisce un altro legno, clamoroso, che spiana la strada per la doppietta del compagno. Anche nel finale è veramente prezioso per tenere su il pallone.

Nzonzi s.v. – Prezioso nella legna finale.

Santon s.v. – Qualche buonissima copertura negli assedi del Porto sullo scadere.

Kluivert s.v. – Solo una manciata di secondi in campo.

Di Francesco 6.5 – Il primo round va a lui. Una partita tatticamente ineccepibile, anche se la sua squadra è piuttosto intimorita all’inizio dalla velocità degli uomini offensivi del Porto. Poi nella ripresa cambia la musica, ed è aiutato da quel piccolo fenomeno che si chiama Nicolò. Peccato per quel calo di concentrazione negli ultimi 10 minuti che ha pienamente rimesso in corsa i portoghesi.

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