Roma, piccoli guai in nazionale per Torosidis e Nainggolan

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Gazzetta.it (C. Zucchelli) – È tornata ad allenarsi stamattina la Roma di Garcia dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico. La vittoria di Cesena è servita a tranquillizzare ambiente e squadra, che dopo la prima seduta sul campo, nel pomeriggio è stata costretta a lavorare in palestra visto il maltempo. Garcia ha un gruppo ai minimi termini(Keita ha fatto fisioterapia, Totti, Maicon e Holebas differenziato) e mai come stavolta, a Trigoria, sono convinti che la sosta per le nazionali possa servire a molti giocatori per cambiare aria e ricaricare le batterie. Se Gervinho e Doumbia, freschi vincitori della Coppa d’Africa, sono andati con i compagni della Costa d’Avorio in un orfanotrofio a regalare magliette, palloni, penne e quaderni ai bambini (dopo aver fatto una cospicua donazione all’istituto), Torosidis e Nainggolan non si sono allenati, con Grecia e Belgio, perché alle prese con un affaticamento muscolare (il difensore) e febbre e mal di stomaco (il centrocampista): entrambi sono stati contattati dallo staff medico giallorosso, le loro condizioni non destano preoccupazione e resteranno a disposizione dei rispettivi allenatori. Ha smaltito il dolore al piede, invece, Adem Ljajic, rientrato in nazionale dopo essere stato escluso dall’ex c.t. Advocaat per “scarso impegno”: “Sono contento di essere qui – ha detto Ljajic – e voglio fare di tutto per rimanere nel gruppo. Con la Roma quest’anno ho sfruttato le mie occasioni, adesso voglio farlo anche con la Serbia”.

FIDUCIA – Un altro che vuole sfruttarle è Salih Uçan. A Cesena è arrivato l’esordio da titolare, neanche il tempo di goderselo che ha dovuto raggiungere la Turchia Under21 per due amichevoli contro Danimarca e Bosnia. L’umore, considerando che prima di Cesena aveva giocato appena 3’, è alle stelle: “Dall’inizio di gennaio mi alleno con continuità e per fortuna a Cesena ho potuto giocare. Sapevo che avrei avuto poche possibilità all’inizio, mi dispiaceva, ma quando hai davanti così tanti campioni è normale giocare poco. Mi ispiro a Pjanic, ma mi trovo bene con tutti. Totti e De Rossi? Da fuori sembra che il peso della squadra sia tutto sul capitano, ma De Rossi parla di più con i giovani e anche lui è un grande leader dello spogliatoio”.

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